Difference between revisions of "Monumenta Concilii Tridentini"

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Il materiale originale o in copia fu raccolto da P. [[citesName::Terenzio Alciati]] (1570-1651) insieme a [[citesName::Felice Contelori]] (1588-1652) su richiesta di papa Urbano VIII per realizzare un’opera sul Concilio di Trento in risposta all’edizione di [[citesName::Paolo Sarpi]] del 1621.  
 
Il materiale originale o in copia fu raccolto da P. [[citesName::Terenzio Alciati]] (1570-1651) insieme a [[citesName::Felice Contelori]] (1588-1652) su richiesta di papa Urbano VIII per realizzare un’opera sul Concilio di Trento in risposta all’edizione di [[citesName::Paolo Sarpi]] del 1621.  
 
Alla morte di entrambi il cardinale [[citesName::Pietro Sforza Pallavicino]] (1607-1667) riceve l’incarico da Alessandro VII e prosegue la raccolta dei materiali “spediti da varij principi e ne ripescò dagli archivj di Roma” (Zaccaria, p. LXXXV)
 
Alla morte di entrambi il cardinale [[citesName::Pietro Sforza Pallavicino]] (1607-1667) riceve l’incarico da Alessandro VII e prosegue la raccolta dei materiali “spediti da varij principi e ne ripescò dagli archivj di Roma” (Zaccaria, p. LXXXV)
 
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Revision as of 09:01, 13 February 2019

Il progetto Concilio di Trento

Introduzione

Il materiale originale o in copia fu raccolto da P. Terenzio Alciati (1570-1651) insieme a Felice Contelori (1588-1652) su richiesta di papa Urbano VIII per realizzare un’opera sul Concilio di Trento in risposta all’edizione di Paolo Sarpi del 1621. Alla morte di entrambi il cardinale Pietro Sforza Pallavicino (1607-1667) riceve l’incarico da Alessandro VII e prosegue la raccolta dei materiali “spediti da varij principi e ne ripescò dagli archivj di Roma” (Zaccaria, p. LXXXV)

Obiettivi

References


Canones, et Decreta Sacrosanti Oecumenici, et generalis Concilii Tridentini Romae,1564[1]
  1. Esistono tre tirature di questa prima edizione. La prima reca CCXXXIX carte e non presenta l’indice finale. Inoltre contiene molti refusi. La seconda è sempre numerata in cifre romane, ma presenta in fine un Index dogmatum, et reformationis di 12 pagine non numerate ed un testo più corretto. La terza tiratura ha la numerazione delle pagine in numeri arabi e (16) pagine finali, che, oltre all’indice, contengono per la prima volta la Bolla di Pio IV di conferma delle decisioni conciliari. (F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010