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− | A partire del cinquecento le ''Jahrmarkt'' (fiera dell'anno) si convertiranno in nodi basilari per lo scambio commerciale. Molti di queste fiere già presenti nel XII secolo, perché organizzate dopo la messa domenicale, si denominarono anche ''Messe''. La più importante di queste fiere è stata quella della contea della [https://fr.wikipedia.org/wiki/Foires_de_Champagne Champagne]. Questo spostamento semantico andrà di pari passo con una crescente centralità di queste manifestazioni al punto di soppiantare e diventare autonome dagli eventi religiosi ai quali in origine erano legate. Man mano si sposteranno | + | A partire del cinquecento le ''Jahrmarkt'' (fiera dell'anno) si convertiranno in nodi basilari per lo scambio commerciale. Molti di queste fiere già presenti nel XII secolo, perché organizzate dopo la messa domenicale, si denominarono anche ''Messe''. La più importante di queste fiere è stata quella della contea della [https://fr.wikipedia.org/wiki/Foires_de_Champagne Champagne]. Questo spostamento semantico andrà di pari passo con una crescente centralità di queste manifestazioni al punto di soppiantare e diventare autonome dagli eventi religiosi ai quali in origine erano legate. Man mano si sposteranno dai pressi della piazza della cattedrale per celebrarsi fuori dalla cinta muraria. Questi mercati si convertiranno in "ferie delle novità". Questi raduni soddisfano, in qualche modo, una sete di novità e curiosità. Così un testo sulla fiera a Strasburgo nel XVI secolo: |
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<p style="font-size:80%;text-align:left">... i ventiduemila abitanti aprivano due volte l'anno le loro porte per accogliere all'incirca centomila visitatori della fiera. Questi arrivano in nave, in carrozza o a piedi; giungevano da Londra, Anversa, Lione e Venezia, ma anche dai villaggi vicini della regione e ogni volta, per tre settimane, trasformavano l'intera vita della città. Come in un gigantesco bazar per strade e piazze, nelle case e persino nei conventi si poteva ammirare sorpreso quanto l'abilità umana aveva fabbricato: i prodotti più scelti dell'artigianato, le invenzioni tecniche più recenti, merci esotiche d'oltremare, dipinti, libri dotti e di attualità come le «nuove gazzette» che venivano esposte o cantate dal loro stessi autori<ref>K. Kroll, ''Körperbegabung versus Verkörperung. Das Verhältnis und Geist im frühneuzeitlichen Jahrmarktspektakel'' in Erika Fischer-Lichte, Christian Hornund Matthias Warstat (ed) ''Verkörperung'', 2001, p. 37. </ref>. | <p style="font-size:80%;text-align:left">... i ventiduemila abitanti aprivano due volte l'anno le loro porte per accogliere all'incirca centomila visitatori della fiera. Questi arrivano in nave, in carrozza o a piedi; giungevano da Londra, Anversa, Lione e Venezia, ma anche dai villaggi vicini della regione e ogni volta, per tre settimane, trasformavano l'intera vita della città. Come in un gigantesco bazar per strade e piazze, nelle case e persino nei conventi si poteva ammirare sorpreso quanto l'abilità umana aveva fabbricato: i prodotti più scelti dell'artigianato, le invenzioni tecniche più recenti, merci esotiche d'oltremare, dipinti, libri dotti e di attualità come le «nuove gazzette» che venivano esposte o cantate dal loro stessi autori<ref>K. Kroll, ''Körperbegabung versus Verkörperung. Das Verhältnis und Geist im frühneuzeitlichen Jahrmarktspektakel'' in Erika Fischer-Lichte, Christian Hornund Matthias Warstat (ed) ''Verkörperung'', 2001, p. 37. </ref>. |
Revision as of 20:19, 15 December 2018
Novelties
A partire del cinquecento le Jahrmarkt (fiera dell'anno) si convertiranno in nodi basilari per lo scambio commerciale. Molti di queste fiere già presenti nel XII secolo, perché organizzate dopo la messa domenicale, si denominarono anche Messe. La più importante di queste fiere è stata quella della contea della Champagne. Questo spostamento semantico andrà di pari passo con una crescente centralità di queste manifestazioni al punto di soppiantare e diventare autonome dagli eventi religiosi ai quali in origine erano legate. Man mano si sposteranno dai pressi della piazza della cattedrale per celebrarsi fuori dalla cinta muraria. Questi mercati si convertiranno in "ferie delle novità". Questi raduni soddisfano, in qualche modo, una sete di novità e curiosità. Così un testo sulla fiera a Strasburgo nel XVI secolo:
... i ventiduemila abitanti aprivano due volte l'anno le loro porte per accogliere all'incirca centomila visitatori della fiera. Questi arrivano in nave, in carrozza o a piedi; giungevano da Londra, Anversa, Lione e Venezia, ma anche dai villaggi vicini della regione e ogni volta, per tre settimane, trasformavano l'intera vita della città. Come in un gigantesco bazar per strade e piazze, nelle case e persino nei conventi si poteva ammirare sorpreso quanto l'abilità umana aveva fabbricato: i prodotti più scelti dell'artigianato, le invenzioni tecniche più recenti, merci esotiche d'oltremare, dipinti, libri dotti e di attualità come le «nuove gazzette» che venivano esposte o cantate dal loro stessi autori[1].
Allora
Texts
- Gran hechizo es el de la novedad, que como todo lo tenemos tan visto, pagámonos de juguetes nuevos, así de la naturaleza como del arte, haciendo vulgares agravios a los antiguos prodigios por conocidos: lo que ayer fue un pasmo, hoy viene a ser desprecio, no porque haya perdido de su perfección, sino de nuestra estimación; no porque se haya mudado, antes porque no, y porque se nos hace de nuevo. Redimen esta civilidad del gusto los sabios con hacer reflexiones nuevas sobre las perfecciones antiguas, renovando el gusto con la admiración. [2]
- Válgase de su novedad, que mientras fuere nuevo, será estimado.''[3]
- Ya que los libros se difunden a través del mercado, la afirmación de que contienen algo nuevo se convierte en argumento importante para la venta, principalmente y sobre todo, de textos pequeños, baratos, como son los panfletos, las baladas, las historias criminales a propósito de las ejecuciones. Obviamente el comprador no quiere que se le entregue algo que ya conoce. Y eso no sólo es cierto de las innovaciones científicas y técnicas, sino sobre todo de la literatura de ficción en el plano del entretenimiento; no se compra si ya se ha leído lo mismo.[4]
- ↑ K. Kroll, Körperbegabung versus Verkörperung. Das Verhältnis und Geist im frühneuzeitlichen Jahrmarktspektakel in Erika Fischer-Lichte, Christian Hornund Matthias Warstat (ed) Verkörperung, 2001, p. 37.
- ↑ Gracián, El Criticón, crisis III
- ↑ Gracián, Oráculo manual y arte de prudencia, 269.
- ↑ Niklas Luhmann, La sociedad de la sociedad.