Difference between revisions of "Page:EBC 1609 01 31 0836.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Category:EBC_Letters Category:EBC_Not proofread Rome,31 janvier 1609. Bellarmin � son fr�re Thomas. 836 / Molto ill^^ Sig^^. Mi scrive il Sigf Giuseppe Vignanesi...")
 
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Letters]]
[[Category:EBC_Not proofread]]
+
[[Category:EBC_Proofread]]
Rome,31 janvier 1609. Bellarmin � son fr�re Thomas.
+
Molto ill.re Sig.re. Mi scrive il Sig.r Giuseppe Vignanesi che V.S. da dodici anni fa è debitore a casa sua di scudi 150, e che si contenta che io gli paghi questo debito con la provvigione che gli soglio dare due volte l'anno. V.S.mi avvisi come sta questo debito, perchè mi pare che una volta dandomi conto dai suoi debiti, dicesse che questo era ricompensato con altre cose. Di piu avrò caro sapere se il Sig.r Giuseppe vuole aspettare al S.to Giovanni Battista quando io mando denari a V.S. o vero se fa istanza d'averli anticipatamente.<lb/>
 
+
Del negozio dell'indulgenze de padri Serviti mi dispiace non potergli scrivere buona nuova. Si è considerato di nuovo e comunicato con monsgr Seneca secretario, e si è trovato che non possano essere due compagnie in una città della stessa invocazione, e che siccome la cintura è dei padri de Servi, nella quale hanno le loro indulgenze, così la Concezione è dei padri Minori; oltre che in Pistoia era molto piu antica la compagnia della concezione apresso dei Minori che apresso dei Servi. Il breve fu fatto prima del decreto della congregatione, e così si tiene per revocato. In somma le cose determinate in congregazione, causa cognita, non si ritrattano; e ora ne abbiamo una simile di Turino per la quale mi hanno scritto il duca e il Card.le di Savoia, e si termineranno nel medesimo modo. Donde nasce tanto bisogno di denari nel Sig.r Giuseppe, avendo tanta roba e si poca famiglia? Iddio sia con V.S. e con i suoi. Di Roma li 31 di gennaio 1609.<lb/>
836
+
fratello aff.mo di V.S.<lb/>
 
+
il Card. Bellarmino.<lb/>
/ Molto ill^^ Sig^^. Mi scrive il Sigf Giuseppe Vignanesi ohe V.
+
Al molto ill.re Sig.r fratello, il Sig.r Tommaso Bellarmini. <lb/>
 
 
S. da dodici anni fa debitore casa sua di scudi 150, et che si
 
 
 
contenta che io gli paghi questo debito con la provisione che gli
 
 
 
soglio dare due volte l'anno. V.S.mi avisi come sta questo debito,
 
 
 
^^perche mi pare che una volta dandomi conto dalli suoi debiti, di
 
 
 
cesse che questo era ricompensato con altre cose. Di piu har� caro
 
 
 
sapere se il Sig^ Giuseppe vol'aspettare al
 
 
 
Giovanni Battista
 
 
 
quando io mando denari V.S. vero se fa instanza d'haverli an
 
 
 
ticipatamente.
 
 
 
Del negotio dell'indulgenze de padri Serviti mi dispiace non
 
 
 
potergli scrivere buona nuova. Si considerato di nuovo et commu-
 
 
 
nicato con monsgr Seneca secretario, et si trovato che non possa
 
 
 
no essere due compagnie in una citt� dell'istessa invocatione, et
 
 
 
che siccome la cintura � delli padri de Servi, nella quale hanno
 
 
 
/y"le loro indulgenze, cosi la Uoncettione � delli padri Minori; ol
 
 
 
tre che in Pistoia era molto piu antica la compagnia della concet-
 
 
 
tione apresso de Minori che apresso de Servi. Il breve fu fatto
 
 
 
prima del decreto della congregatione, et cos� si tiene per revo
 
 
 
cato. In somma le cose determinate in congregatione, causa cognita,
 
 
 
^ ^ n o n si ritrattano; et bora ne habbiamo una simile di Turino per la quale mi hanno scritto il duca et il Cardle di Savoia, et si
 
 
 
termineranno nel medesimo modo. Donde nasce tanto bisogno di dena
 
 
 
ri nel Sig^ Giuseppe, havendo tanta robba et si poca famiglia? Id
 
 
 
dio sia con V. S. et con li suoi. Di Roma li 31 di gennaro 1609.
 
 
 
fratello aff^� di V.S.
 
 
 
il Card. Bellarmino.
 
 
 
Al molto ill^^Sig^ fratello,il Sig^ Thommasso Bellarmin!. (cach.pap.)
 
 
Montepulciano.
 
Montepulciano.
 
Lettere originali.
 

Revision as of 12:49, 14 December 2017

This page has not been proofread

Molto ill.re Sig.re. Mi scrive il Sig.r Giuseppe Vignanesi che V.S. da dodici anni fa è debitore a casa sua di scudi 150, e che si contenta che io gli paghi questo debito con la provvigione che gli soglio dare due volte l'anno. V.S.mi avvisi come sta questo debito, perchè mi pare che una volta dandomi conto dai suoi debiti, dicesse che questo era ricompensato con altre cose. Di piu avrò caro sapere se il Sig.r Giuseppe vuole aspettare al S.to Giovanni Battista quando io mando denari a V.S. o vero se fa istanza d'averli anticipatamente.
Del negozio dell'indulgenze de padri Serviti mi dispiace non potergli scrivere buona nuova. Si è considerato di nuovo e comunicato con monsgr Seneca secretario, e si è trovato che non possano essere due compagnie in una città della stessa invocazione, e che siccome la cintura è dei padri de Servi, nella quale hanno le loro indulgenze, così la Concezione è dei padri Minori; oltre che in Pistoia era molto piu antica la compagnia della concezione apresso dei Minori che apresso dei Servi. Il breve fu fatto prima del decreto della congregatione, e così si tiene per revocato. In somma le cose determinate in congregazione, causa cognita, non si ritrattano; e ora ne abbiamo una simile di Turino per la quale mi hanno scritto il duca e il Card.le di Savoia, e si termineranno nel medesimo modo. Donde nasce tanto bisogno di denari nel Sig.r Giuseppe, avendo tanta roba e si poca famiglia? Iddio sia con V.S. e con i suoi. Di Roma li 31 di gennaio 1609.
fratello aff.mo di V.S.
il Card. Bellarmino.
Al molto ill.re Sig.r fratello, il Sig.r Tommaso Bellarmini.
Montepulciano.