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Capone, [date incerta�ne] Bellarmin au Cardinal de Camerino. 38l
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Ill.moe R.mo Sig.r mio osserv.mo.<lb/>
 
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Questa non è per dare più fastidio a V.S. Ill.ma intorno al negozio del Sig.r Cesare Mancinello, ma per pareggiare le lettere, a ciò si come io ho due delle sue, così lei abbia due delle mie. Ho rimesso il tutto alla coscienza del Sig.r Cesare per servire a V.S. Ill.ma ne gli darò più travaglio; ma ben supplico il mio padrone a non credere che io mi sia mosso senza fondamento, poichè la sacra congregazione ha dichiarato che i coadiutori dei rettori sono obbligati alla residenza non meno che gli stessi rettori, sess.23, cap.l, de reformatione, sopra la parola obtinent: "Idem sentiendum de illis qui sunt coadiutores in cura animarum", cioè che sono obbligati a risedere sotto le medesime pene che i rettori.
/ 111 et R Sig mio osserv .
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E nel fine aggiunge la Congregazione: "Hac lege comprehenduntur etiam omnes coadiutores parochorum, quomodocumque sint, etiam cappellaniae nuncupatae. Sed etiam episcopus ad residendum illos compellere potest; nec episcopus cum illis potest dispensare ad non residendum sicut nec cum parochis". E il Signor Cesare non può negare di non esser coadiutore del Rettore in cura animarum, poichè così lo dichiara il concilio Capuano confermato da N.ro Signore e dall'istesso Sig.r Cesare accettato. Con questo mi raccomando alla buona grazia etc.<lb/>
 
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S.r Card. di Cam.no
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23) cap.l, de reformatione, sopra la parola obtinent: "Idem sen-
 
 
 
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che sono obbligati risedere sotto le medesime pene che i rettori.
 
 
 
E nel fine aggiogne la Congregatione: "Hac lege comprehenduntur #
 
 
 
etiam omnes coadiutores parochorum, quomodocumque sint, etiam cap-
 
 
 
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residendum sicut nec cum parochis". Et il Signor Cesare non pu�
 
 
 
negare di non esser coadiutore del Rettore in cura animarum, poi
 
 
 
che cosi lo dichiara il concilio Capuano confirmato da
 
 
 
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re et dall'istesso Sig^ Cesare accettato. Con questo mi racco
 
 
 
mando alla buona gratia etc.
 
 
 
Card, di Bam"^.
 
 
 
r F. B. 6, f.45. Minute autogr. ]
 

Revision as of 18:29, 4 December 2017

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Ill.moe R.mo Sig.r mio osserv.mo.
Questa non è per dare più fastidio a V.S. Ill.ma intorno al negozio del Sig.r Cesare Mancinello, ma per pareggiare le lettere, a ciò si come io ho due delle sue, così lei abbia due delle mie. Ho rimesso il tutto alla coscienza del Sig.r Cesare per servire a V.S. Ill.ma ne gli darò più travaglio; ma ben supplico il mio padrone a non credere che io mi sia mosso senza fondamento, poichè la sacra congregazione ha dichiarato che i coadiutori dei rettori sono obbligati alla residenza non meno che gli stessi rettori, sess.23, cap.l, de reformatione, sopra la parola obtinent: "Idem sentiendum de illis qui sunt coadiutores in cura animarum", cioè che sono obbligati a risedere sotto le medesime pene che i rettori. E nel fine aggiunge la Congregazione: "Hac lege comprehenduntur etiam omnes coadiutores parochorum, quomodocumque sint, etiam cappellaniae nuncupatae. Sed etiam episcopus ad residendum illos compellere potest; nec episcopus cum illis potest dispensare ad non residendum sicut nec cum parochis". E il Signor Cesare non può negare di non esser coadiutore del Rettore in cura animarum, poichè così lo dichiara il concilio Capuano confermato da N.ro Signore e dall'istesso Sig.r Cesare accettato. Con questo mi raccomando alla buona grazia etc.
S.r Card. di Cam.no