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Rome, 12 juillet 1602
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Ill.mo e Rev.mo Mons.r mio osserv.mo.<lb/>
 
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La gratissima risposta mi fu portata ieri quando ci mettessimo a desinare assieme con il nostro padre Benedetto Giustiniano, con il quale mi rallegrai di udire la sanità sua e la soddisfazione che tiene nel stare in quello casale, per essere causa tanto necessaria di beneficare quei popoli. Iddio [sia protettore?] più particolarmente con il Suo santo aiuto al quale devo particolarmente rendere grazie, poi che più particolarmente li sono affezionatissimo servitore. Qua sono cominciati li caldi con gran veemenza e son[n]o continui: si può congetturare che siano principiati la ancora e maggiori, per esser più verso il mezzo giorno. Non so che dirli di nuovo, poichè si vive al solito stando ogni cosa quie
266 Le Cardinal de Camerino � Bellarmin.
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te e tutti godono questa beata pace e tranquillità, se bene il raccolto non riesce così bono come si sperava, e credo che del vino se ne farà mezzo avendoli le nebbie fatto gran danno, e noi altri vignaioli sospiriamo; pur tutta via è necessario confrontarsi con la volontà di sua Divina Maestà, la quale doni ogni colmo di grazia, e li bacio umilmente le mani. Di Roma il di XII di luglio 1602.<lb/>
 
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1602. Roma 12 luglio. Sig.r Card.di Camerino.
 
 
saria di beneficare quelli populi. Iddio [sia protettore?] piu
 
 
 
particularmente con il Suo santo aiuto al quale devo particolari-
 
 
 
mente rendere grafie, poi che piu particolarmente li sono affettio-
 
 
 
natissimo servitore. Qua sono cominciati li caldi con gran vehemen-
 
 
 
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l� anchora et magiori, per esser piu verso il mezzo giorno. Non so
 
 
 
che dirli di novo, poich� si vive al solito stando ogni cosa quie
 
 
 
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con la volunt� di sua Divina Maest�, la quale doni ogni colmo di
 
 
 
grafia, et li bacio humilmente le mani. Di Roma il di XII di luglio
 
 
 
1602.
 
 
 
Di V. S. 111^^ et Rev^^ Rumo servitore
 
 
 
il card. Di Camerino.
 
 
 
Il Sig^ card. Bellarmini.
 
 
 
Adr.: All ill^^ et r^� Sig^^ mio oss^^ il Sig^ card.Bellarminio.
 
 
 
Capua.
 
 
 
[sigillum]
 
 
 
1602. Roma 12 luglio.
 
 
 
Card.di Camerino.
 
 
 
[ F. B. 3) f.30. Autogr. ]
 

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Ill.mo e Rev.mo Mons.r mio osserv.mo.
La gratissima risposta mi fu portata ieri quando ci mettessimo a desinare assieme con il nostro padre Benedetto Giustiniano, con il quale mi rallegrai di udire la sanità sua e la soddisfazione che tiene nel stare in quello casale, per essere causa tanto necessaria di beneficare quei popoli. Iddio [sia protettore?] più particolarmente con il Suo santo aiuto al quale devo particolarmente rendere grazie, poi che più particolarmente li sono affezionatissimo servitore. Qua sono cominciati li caldi con gran veemenza e son[n]o continui: si può congetturare che siano principiati la ancora e maggiori, per esser più verso il mezzo giorno. Non so che dirli di nuovo, poichè si vive al solito stando ogni cosa quie te e tutti godono questa beata pace e tranquillità, se bene il raccolto non riesce così bono come si sperava, e credo che del vino se ne farà mezzo avendoli le nebbie fatto gran danno, e noi altri vignaioli sospiriamo; pur tutta via è necessario confrontarsi con la volontà di sua Divina Maestà, la quale doni ogni colmo di grazia, e li bacio umilmente le mani. Di Roma il di XII di luglio 1602.
Di V.S. Ill.ma e Rev.ma
Um.o servitore
il card. Di Camerino.
Il Sig.r card. Bellarmini.
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Adr.: All ill.mo e r.mo Sig.r mio oss.mo il Sig.r card. Bellarminio.
Capua.
1602. Roma 12 luglio. Sig.r Card.di Camerino.