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Rome,8 f�vrier 1608. Bellarmin au meme.
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Molto ill,.re Sig.r fratello. E' arrivato il moscatello e l'altro vino; non si è anche provato il moscatello, ma il vino bianco raccappellato riesce molto buono finora, e a ciò non si guasti,lo bevo io del continuo; perchè poco avanti si sono fatti aceto circa tredici fiaschi di vino rosso di Montepulciano, perchè non ne bevevo se non un bicchiere al pasto, e quando ci erano forestieri.<lb/>
 
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Si manda un'ampolla di balsamo per il procaccio, a ciò serva per madonna Camilla, se bene non so se gioverà; dove non ci sia ferita, è bene di consultare con chi se n'intende, prima che si adoperi, perchè è cosa molto calida. Non scrivo a lei, perchè non so se sappia leggere, come non sa scrivere. Potrebbe confidare a V.S. i bisogni suoi, senza pigliarsi fatica di trovare chi gli scriva le lettere. V.S. la consoli da parte mia e gli dica che mi faccia sapere le sue necessitò, che per la persona sua non mancherò, ancor che bisognasse far debiti. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma,li 8 di febbraio 1608.<lb/>
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Oggi mutiamo casa, lasciando il palazzo di Trastevere ai padri di S.Benedetto, e ci ritiriamo alla casa che fu di monsignor
 
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Giustino in piazza Colonna, la quale casa pareva inabitabile, ma ms. Pietro con la sua architettura talmente l'ha accomodata che ognuno se ne meraviglia. L'affitto sarà di circa 500 scudi; ma come noi la lasceremo, si affitterà a giudizio comune almeno 700 scudi.<lb/>
/ Molto ill^^ Sig^ fratello. E' arrivato il moscatello et l'alt
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se sappia leggere, come non sa scrivere. Potria confidare V.S.
 
 
 
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cor che bisognasse far debitA. Con questo saluto tutti di casa.
 
 
 
Di Roma,li 8 di febraro 1608.
 
 
 
Roggi mutiamo casa, lassando il palazzo di Transtevere alli pa
 
 
 
dri di S.Benedetto, et ci ritiriamo alla casa che fu di monsignor
 
 
 
Giustino in piazza Colonna, la quale casa pareva inhabitabile, ma
 
 
 
ms.Pietro con la sua architettura talmente l'ha aceommodata che
 
 
 
ogn'uno se ne maraviglia. L'affitto sar� di circa 500 scudi; ma
 
 
 
come noi la lassaremo, si affitter� � g�uditio commune almeno 700
 
 
 
scudi.
 
 
 
fratello di V.S.aff"� il card.Bellarmino.
 
Al molto ill^^ Sig^ fratello,il Sig^ Thommaeso Bellarmin!.
 
 
 
 
Montepulciano.
 
Montepulciano.
 
(caoh.pap.)
 
 
F.B.1. lettere originali.
 

Revision as of 15:54, 18 September 2017

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Molto ill,.re Sig.r fratello. E' arrivato il moscatello e l'altro vino; non si è anche provato il moscatello, ma il vino bianco raccappellato riesce molto buono finora, e a ciò non si guasti,lo bevo io del continuo; perchè poco avanti si sono fatti aceto circa tredici fiaschi di vino rosso di Montepulciano, perchè non ne bevevo se non un bicchiere al pasto, e quando ci erano forestieri.
Si manda un'ampolla di balsamo per il procaccio, a ciò serva per madonna Camilla, se bene non so se gioverà; dove non ci sia ferita, è bene di consultare con chi se n'intende, prima che si adoperi, perchè è cosa molto calida. Non scrivo a lei, perchè non so se sappia leggere, come non sa scrivere. Potrebbe confidare a V.S. i bisogni suoi, senza pigliarsi fatica di trovare chi gli scriva le lettere. V.S. la consoli da parte mia e gli dica che mi faccia sapere le sue necessitò, che per la persona sua non mancherò, ancor che bisognasse far debiti. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma,li 8 di febbraio 1608.
Oggi mutiamo casa, lasciando il palazzo di Trastevere ai padri di S.Benedetto, e ci ritiriamo alla casa che fu di monsignor Giustino in piazza Colonna, la quale casa pareva inabitabile, ma ms. Pietro con la sua architettura talmente l'ha accomodata che ognuno se ne meraviglia. L'affitto sarà di circa 500 scudi; ma come noi la lasceremo, si affitterà a giudizio comune almeno 700 scudi.
fratello di V.S. aff.mo
il card. Bellarmino.
Al molto ill.re Sig.r fratello, il Sig.r Thommasso Bellarmini.
Montepulciano.