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Rome, avaht aout 1607. Bellarmin au Nonce de B�orence.
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Ho inteso, che don Giovanni dal Bosco, monaco Celestino francese, è andato per ordine di V.S.R.ma con le galere del G. Duca di Toscana. Del che meravigliato grandemente, et come Protettore, ne ho dato avviso a N.ro Sign.re il quale mi ha detto non saperne niente, e che io scrivessi a V.S.R.ma domandandogli con che autorità lei abbia permesso, che un monaco, professo vada così lontano senza licenza de suoi superiori. Ma a me più di tutto dispiace, che questo è un monaco di vita libera, e che darà più scandalo, che edificazione. E ora in particolare stava in Bologna contro l'obbedienza del suo Generale. Onde conveniva almeno pigliar informazione da noi delle qualità de nostri sudditi. Io desidero grande mente servire al Serenissimo Duca, ma vorrei servirlo bene, come avrei fatto, se fosse stato ricercato, con dargli monaci di spirito e prudenza, che avessero fatto il servizio di Dio, e di sua altezza con onore della religione, e dei superiori di quella.
 
 
684
 
 
 
/ Ho inteso, che don Giovanni dal Bosco, monaco Celestino fran cese, andato per ordine di V.S.R^^ con le galere del G.Duca di Toscana. Del che maravigliato grandemente, et come Protettore, ne ho dato aviso � Nro Sign� il quale mi ha detto non saperne nien-
 
dT te, et che io scrivesse � V.S.R^^ domandandogli con che autorit� lei habbia permesso, che un monaco, professo vada cosi lontano sen za licenza de suoi superiori. Ma me piu di tutto dispiace, che questo un monache di vita libera, et che dar� piu scandalo,che edificatione. Et hora in particulare stava in Bologna centra l'obeobedienza del suo Generale. Onde conveniva almeno pigliar'informatione da noi delle qualit� de nostri sudditi. Io desidero grande mente servire al Serenissimo Duca, ma vorrei servirlo bene, come harei fatto, se fusse stato ricercato, con dargli monaci di spiri to et prudenza, che bevessero fatto il servitio di Dio, et di sua altezza con honore della religione, et de superiori di quella.
 
 
 
Arch.Vatic. Gesuit.20. Brouillon autogr.
 

Revision as of 11:44, 26 July 2017

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Ho inteso, che don Giovanni dal Bosco, monaco Celestino francese, è andato per ordine di V.S.R.ma con le galere del G. Duca di Toscana. Del che meravigliato grandemente, et come Protettore, ne ho dato avviso a N.ro Sign.re il quale mi ha detto non saperne niente, e che io scrivessi a V.S.R.ma domandandogli con che autorità lei abbia permesso, che un monaco, professo vada così lontano senza licenza de suoi superiori. Ma a me più di tutto dispiace, che questo è un monaco di vita libera, e che darà più scandalo, che edificazione. E ora in particolare stava in Bologna contro l'obbedienza del suo Generale. Onde conveniva almeno pigliar informazione da noi delle qualità de nostri sudditi. Io desidero grande mente servire al Serenissimo Duca, ma vorrei servirlo bene, come avrei fatto, se fosse stato ricercato, con dargli monaci di spirito e prudenza, che avessero fatto il servizio di Dio, e di sua altezza con onore della religione, e dei superiori di quella.