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| − | Fabio de Fabii (Roma 1543-Roma 19 novembre 1615). Entrò in Compagnia di Gesù il 17 febbraio 1567, connovizio di Stanislao Kostka e Claudio Acquaviva. | + | Fabio de Fabii (Roma, 1543-Roma, 19 novembre 1615). Entrò in Compagnia di Gesù il 17 febbraio 1567, connovizio di Stanislao Kostka e Claudio Acquaviva, fu anche lui un esempio del fervore così comune nelle prime generazioni della Compagnia. Con il suo ingresso in essa, la sua famiglia, una delle più antiche e nobili di Roma, giunse alla fine. Fatti i suoi voti, papa Gregorio XIII, spontaneamente, gli offrì la dispensa di loro, che il giovane cortesemente declinò. Attraverso una propensione spirituale, che gli durò i suoi primi dodici anni di vita religiosa, divenendo uomo di virtù notevoli; tra cui l'umiltà, per il cui esercizio gli dava occasione il suo aspetto fisico, per niente elegante, e una carità che lo rendeva vero servo di tutti e straordinariamente gentile. Per questo, occupò con successo una vasta gamma di posizioni di responsabilità: rettore e maestro di novizi (1571-1577, 1589, 1597-1598), rettore del Seminario Romano (1577-1581), provinciale delle province romana (1584-1589) e napoletana (1600-1602), segretario della CJ (1594), *visitatore due volte della Sardegna (1582, 1589), delle province di Sicilia (1594), Milano (1596) e Napoli (1598), rettore del *Colegio Romano (1602-1604), assistente (1604-1608) del P. Generale Aquaviva, e il suo admonitor (1613). Si conservano due commenti sul modo di dare gli Esercizi Spirituali (Directory 2:419438), e una lettera e un rapporto allegati al P. Generale Everardo Mercuriano sul Seminario Romano (MonPaed 4:826-839). Morì a causa dell'assalto di un toro nella via Ostiense quando era in pellegrinaggio alla basilica di San Paolo durante la CG VIL. DHCJ. <ref>''Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús''.</ref> <br> |
| − | + | Vedi anche Ignacio Iparraguirre S.I., ''Répertoire de spiritualité ignatienne : de la mort de s. Ignace à celle du p. Aquaviva, (1556-1615)'', p. 190. | |
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Fabio de Fabii (Roma, 1543-Roma, 19 novembre 1615). Entrò in Compagnia di Gesù il 17 febbraio 1567, connovizio di Stanislao Kostka e Claudio Acquaviva, fu anche lui un esempio del fervore così comune nelle prime generazioni della Compagnia. Con il suo ingresso in essa, la sua famiglia, una delle più antiche e nobili di Roma, giunse alla fine. Fatti i suoi voti, papa Gregorio XIII, spontaneamente, gli offrì la dispensa di loro, che il giovane cortesemente declinò. Attraverso una propensione spirituale, che gli durò i suoi primi dodici anni di vita religiosa, divenendo uomo di virtù notevoli; tra cui l'umiltà, per il cui esercizio gli dava occasione il suo aspetto fisico, per niente elegante, e una carità che lo rendeva vero servo di tutti e straordinariamente gentile. Per questo, occupò con successo una vasta gamma di posizioni di responsabilità: rettore e maestro di novizi (1571-1577, 1589, 1597-1598), rettore del Seminario Romano (1577-1581), provinciale delle province romana (1584-1589) e napoletana (1600-1602), segretario della CJ (1594), *visitatore due volte della Sardegna (1582, 1589), delle province di Sicilia (1594), Milano (1596) e Napoli (1598), rettore del *Colegio Romano (1602-1604), assistente (1604-1608) del P. Generale Aquaviva, e il suo admonitor (1613). Si conservano due commenti sul modo di dare gli Esercizi Spirituali (Directory 2:419438), e una lettera e un rapporto allegati al P. Generale Everardo Mercuriano sul Seminario Romano (MonPaed 4:826-839). Morì a causa dell'assalto di un toro nella via Ostiense quando era in pellegrinaggio alla basilica di San Paolo durante la CG VIL. DHCJ. [1]
Vedi anche Ignacio Iparraguirre S.I., Répertoire de spiritualité ignatienne : de la mort de s. Ignace à celle du p. Aquaviva, (1556-1615), p. 190.
- ↑ Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús.