Difference between pages "MCT Works 002" and "Memorial segundo"

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==Uno scritto di riforma==
|Name(s)=Juan de Ávila
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Il ''Memorial segundo al Concilio de Trento'', come lo abbiamo qui intitolato, fa parte degli scritti di riforma di [[Name::Juan de Ávila]]. Lungo e articolato, è composto di due parti distinte: un trattato contro le eresie ("Tratado contra las herejías") e alcune raccomandazioni al Concilio di Trento per la sua terza convocazione ("Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria"). Di ciascuna sezione si evince la diversa origine dalla differente natura e, inoltre, da questo indizio: nel 1623, l'editto per le informazioni del processo di beatificazione e canonizzazione elenca tra le opere del Maestro sia le "Advertencias al santo concilio de Trento" sia il "Tratado contra las herejías", considerandoli testi indipendenti. A prova di ciò, il manoscritto A2 (in portoghese) contiene solo il "Tratado contra las herejías". <lb/>
|Title=Memorial segundo al Concilio di Trento
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Per avere un'idea complessiva degli scritti di riforma dell'apostolo dell'Andalusia, eccone l'elenco, secondo i titoli usati nell'edizione critica più recente:<lb/>
|Year=1561-1565
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*''Memorial primero al Concilio de Trento (1551)'' ;
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*''Memorial segundo al Concilio de Trento (1561)'' ;
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*''De la veneración que se debe a los concilios'';
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*''Advertencias al Concilio de Toledo (1565-1566)'';
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*''Algunas advertencias''.
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== I due manoscritti della Gregoriana del ''Memorial segundo'' ==
 
All'interno dell'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana si conservano due copie manoscritte del ''Memorial segundo al Concilio de Trento'', coeve all'autore [[Name::Juan de Ávila]] e differenti l'una dall'altra. Una di queste è il codice  [[ MCT Works 002 | F.C. 1334 ]] (G2), di cui si presenta qui la trascrizione paleografica integrale, a cura di [[ User:Lucia Feverati | Lucia Feverati ]]. Di questo esemplare non è stata realizzata alcuna recensione fino ad oggi. <lb/>
 
L'altro manoscritto è il codice [https://www.unigre.it/archivioimg/APUG%20712_Avila.pdf APUG 712 (G1)].<lb/>  
 
Nel 1936 la sua parte iniziale fu scoperta da Hubert Jedin come inedito di [[Name::Juan de Ávila]]. Il manoscritto fu utilizzato fin dalla prima edizione critica del ''Memorial segundo'' insieme ad altri due esemplari conservati in Spagna: l'edizione fu curata da padre Camilo Abad e pubblicata nel 1945 nella rivista «Miscelánea Comillas. Revista de Ciencias Humanas y Sociales». <lb/>
 
Il manoscritto [[ MCT Works 002 | F.C. 1334 ]] (G2) fu inserito nella collazione soltanto nelle successive edizioni delle opere complete di [[Name::Juan de Ávila]] per la Biblioteca degli Autori Cristiani (BAC): nel 1971, nel 2001 (edizione critica rinnovata), nel 2013 (seconda edizione) e nel 2019 (edizione digitale). Per l'edizione del ''Memorial segundo'' si adoperano dal 2001 tutte le 7 copie manoscritte in castigliano. <lb/>
 
  
== Provenienza dei due manoscritti  ==
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==Riferimenti al Memorial segundo, dopo la morte di Juan de Ávila==
Entrambi i manoscritti provengono dalla ''Bibliotheca maior'' del Collegio Romano, come attesta il relativo Catalogo della seconda metà del Settecento, al f. 115v del volume I ([http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/visore/#/main/viewer?idMetadato=22841093&type=bncr Antico catalogo digitalizzato, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma]).   <lb/>
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*1618, nell'edizione delle Opere preparata da Ruiz de Mesa: il P. Christoval de Ovalle spiega nell'''Aprobacion'' di aver escluso dalla pubblicazione gli ''avisos'' al Concilio di Trento, ritenendone gli argomenti già attuati e superati. Di fatto nell'edizione mancano tutti gli scritti di riforma. L'edizione di Ruiz de Mesa viene ristampata nel 1674, attestando che è conforme all'originale.
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*1623, nell'editto per le informazioni del processo di beatificazione e di canonizzazione di [[Name::Juan de Ávila]]: si elencano le opere del Maestro, tra cui 4 scritti di riforma, compresi le "Advertencias al santo concilio de Trento" e il "Tratado contra las herejías". Da questo momento si perdono le tracce di questi scritti.
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*1936: il p. Huberto Jedin fece conoscere l'esistenza del manoscritto [https://www.unigre.it/archivioimg/APUG%20712_Avila.pdf APUG 712 (G1)] dell'Archivio della Pontificia Università Gregoriana, contenente anche il testo di ciò che oggi chiamiamo il ''Memorial segundo al Concilio de Trento''. Nel manoscritto, che è una miscellanea di scritti sul Concilio di Trento, l'opera di [[Name::Juan de Ávila]] si apre con il seguente titolo: «Síguense los escriptos del Maestro Joan Dávila q<span class="abbreviation" style="text-decoration: underline dotted" title="">ue</span> scrivió<lb/> para el sancto concilio Tridentino<lb/> a petición del R<span class="abbreviation" style="text-decoration: underline dotted" title="">everendísi</span>mo S<span class="abbreviation" style="text-decoration: underline dotted" title="">eñ</span>or el Arço<span class="abbreviation" style="text-decoration: underline dotted" title="">bis</span>po de Granada<lb/> quando fue allá».
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*1945: edizione dei due memoriali (primo e secondo), fino ad allora inediti, a cura del p. Camilo María Abad, S.I.
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*1946: venne resa nota l'esistenza di un altro manoscritto, consistente nella traduzione in portoghese della sola prima parte del secondo memoriale (il trattato contro le eresie). Si tratta del ms.518 (D. 8.21) della Biblioteca Angelica di Roma (A2): «Tratado do P.e M. Auila das causas donde naçerao as heregias edos rem.os dellas».
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*Negli anni Quaranta riemersero anche altri manoscritti degli scritti di riforma contenenti anche il ''Memorial segundo''.
  
Verosimilmente vi giunsero grazie allo stretto rapporto di stima e collaborazione tra [[Name::Juan de Ávila]] e vari membri della Compagnia di Gesù dell'Andalusia, regione dove egli svolse la maggior parte dell'attività pastorale. Dalle fonti è noto che, dopo la morte di [[Name::Juan de Ávila]], i Gesuiti di Granada e di Montilla, dove egli è sepolto nella Chiesa dell'ordine, possedevano alcuni suoi manoscritti. Evidentemente i Gesuiti di Roma furono interessati ad avere alcuni degli scritti dell'Apostolo dell'Andalusia e li richiesero alle comunità spagnole. <lb/>
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==Manoscritti del Memorial segundo==
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Non si è conservato l'originale autografo. Esistono soltanto le seguenti copie manoscritte. <lb/>
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'''In spagnolo:'''
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*Roma, Archivio Storico Pontificia Università Gregoriana, ms. [https://www.unigre.it/archivioimg/APUG%20712_Avila.pdf APUG 712 (G1)]: Miscellanea sul Concilio Tridentino f. 1r-42r (G1);
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*Roma, Archivio Storico Pontificia Università Gregoriana, ms. 1334 (G2) = [[ MCT Works 002 | F.C. 1334 ]];
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*San Lorenzo de El Escorial,  Real Biblioteca del Monasterio, ms. § III 21 f. 101r-174v (E1);
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*San Lorenzo de El Escorial, Real Biblioteca del Monasterio, ms. J III 27 f. 141r-183r (E2);
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*Madrid, Real Academia de la Historia, ms. est.27 gr.2 n.37 f. 1r-74r (A);
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*Toledo, Archivo Curia S. J., ms. f. 1r-50v (T);
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*Santiago de Compostela, Archivo Provincial de los Padres Franciscanos, ms. T-2. Año 1596 (F).
  
== Ricostruzione delle vicende del manoscritto F.C. 1334 ==
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'''In portoghese:'''
Il manoscritto [[ MCT Works 002 | F.C. 1334 ]] (G2) fa parte del [[Object::Fondo Curia]]. Ciò indica una particolare vicenda che si può così ipotizzare. In occasione della soppressione dei Gesuiti nel 1773, tale manoscritto fu depositato, insieme ad altro materiale di qualche pregio o rarità, in un ripostiglio accessibile verosimilmente solo ai responsabili della ''Bibliotheca maior''. Dopo la ricostituzione della Compagnia di Gesù, il palazzo del Collegio Romano fu restituito ai Gesuiti nel 1824: la Biblioteca fu nuovamente attiva, mentre il deposito riservato rimase poco accessibile. Nel 1873, quando il governo italiano dichiarò soppressi gli ordini religiosi e poi ne confiscò i beni, il palazzo del Collegio Romano fu incamerato. Nel 1876 vi fu inaugurata la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il cui iniziale patrimonio librario era costituito dalla ''Bibliotheca maior''. L'anno successivo fu scoperto il "nascondiglio": il materiale museale e codicologico più prezioso fu utilizzato, mentre quello ritenuto di scarso interesse fu chiuso in una soffitta. Lì finì anche l'F.C. 1334. Nel 1948 ci fu la necessità di liberare la soffitta e il suo contenuto fu restituito alla Curia della Compagnia: ecco perché si chiama [[Object::Fondo Curia]] (F.C.). Il Generale volle versarlo nell'Archivio della Università Gregoriana, erede del Collegio Romano, dove è rimasto. <lb/>
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*Roma, Biblioteca Angelica, ms.518 = D. 8.21 (A2). Contiene solo la prima parte dell'opera.  
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Il manoscritto E2 contiene annotazioni autografe di Filippo II.
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<!--testo che non si vede-->
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==Edizioni del Memorial segundo==
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*1945, nel cinquantesimo anniversario della beatificazione di [[Name::Juan de Ávila]] e all'inizio della commemorazione del quattrocentesimo anniversario del Concilio di Trento: all'interno della rivista ''Miscelánea Comillas'', edizione dei due memoriali inediti, a cura del p. Camilo María Abad, S.I. Egli divise i testi in paragrafi e li numerò, aggiungendo anche i titoli alle varie sezioni. Per il ''Memorial segundo, 1561: causas y remedios de las herejías'', come lo chiamò, utilizzò tre manoscritti: il ms. [https://www.unigre.it/archivioimg/APUG%20712_Avila.pdf APUG 712 (G1)], uno di quelli di El Escorial (E1) e quello importante della Real Academia de la Historia (A). Si dispiacque di non poter consultare il manoscritto di Toledo (T). Inoltre, descrisse il contenuto del manoscritto A. Nel suo ''Memorial segundo, 1561: causas y remedios de las herejías'' non si distinguono le due parti: "Trattato delle cause e rimedi delle eresie" (pp.43-103) e "Alcuni avvisi al Concilio di Trento" (pp.103-151).
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*1971: nell'edizione critica ''Obras completas del Santo Maestro Juan de Ávila'' della Biblioteca de Autores Cristianos (BAC) in sei volumi (gli scritti riformatori sono collocati nel sesto).
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*1990: nella riedizione in tre volumi con alcuni ritocchi (i trattati di riforma appaiono nel secondo).
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*2001: nell'edizione critica ''Obras completas de San Juan de Ávila. Nueva edición crítica'' in tre volumi (collezione BAC Maior). Il ''Memorial segundo al Concilio de Trento (1561)'', così viene chiamato, si trova nel volume II; per editarlo sono stati utilizzati tutti i manoscritti in spagnolo dell'opera.  
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*2013: è stata pubblicata la seconda edizione di ''Obras completas de San Juan de Ávila. Nueva edición crítica''.
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*2019: è uscita l'edizione digitale.
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*2025: sulla piattaforma Gate trascrizione paleografica e annotazioni del manoscritto [[ MCT Works 002 | F.C. 1334 ]](G2) contenente il ''Memorial segundo al Concilio de Trento''.
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== Struttura dell'opera ==
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A partire dal 1945, anno della prima edizione dei due memoriali da parte del P. Abad, il termine "secondo memoriale" designa l'unione dei due scritti diversi: "Tratado contra las herejías" e "Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria".<lb/>
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Il "Tratado contra las herejías" è un'opera ordinata, avente una introduzione, due parti e le relative suddivisioni; il tutto ben proporzionato.<lb/>
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Introduzione. <lb/>
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I. Cause delle eresie: 1ª cattiva coscienza; 2ª negligenza dei pastori e inganno dei falsi profeti; 3ª castigo di altri peccati.<lb/>
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II. Rimedi: 1º in generale: soprattutto, penitenza; 2º in particolare: a) supremo pastore e prelati; b) re e signori temporali.<lb/>
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La seconda parte, "Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria", ha la seguente struttura, più pratica che sistematica.<lb/>
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I. Magistero: 1º Dottrina cristiana: bambini, popolo. 2º Studi: grammatica, università, in particolare Sacra Scrittura.<lb/>
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II. Governo: Diversi aspetti di amministrazione ecclesiastica.<lb/>
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III. Culto: Del Santissimo Sacramento.<lb/>
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IV. Altri avvisi: 1º Riforma ecclesiastica. 2º Vari aspetti per la cristianità. 3º Mali che i re possono rimediare.<lb/>
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V. Sul celibato ecclesiastico.<lb/>
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VI. Sulla vita religiosa.
  
== Ricostruzione delle vicende del manoscritto APUG 712 ==
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== Datazione del Memorial segundo ==
Una diversa vicenda si deve ricostruire per l'altro manoscritto [https://www.unigre.it/archivioimg/APUG%20712_Avila.pdf APUG 712 (G1)], che appartiene invece al Fondo APUG, sottofondo Concilio di Trento ([[Monumenta Concilii Tridentini|Monumenta Concilii Tridentini]]). Si tratta di una miscellanea che in apertura presenta il cosiddetto ''Memorial segundo''. Tuttavia, il fascicolo di tale scritto di [[Name::Juan de Ávila]] non risulta cucito al resto, per cui si deduce quanto segue.<lb/>
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Per quanto riguarda la prima parte, "Tratado contra las herejías", la data di redazione più probabile è il 1565. Gli indizi che portano a questa scelta sono sia interni che esterni al testo. Quelli presenti nell'opera sono i seguenti.
* Il resto della miscellanea fa parte verosimilmente del materiale raccolto da p. [[Name::Alciati, Terenzio|Terenzio Alciati]] a partire dall'anno 1626, per comporre una storia sul Concilio, in risposta a quella del veneziano Sarpi. Morto l'[[Name::Alciati, Terenzio|Alciati]] senza aver terminato l'impresa, il materiale fu utilizzato ed esteso dal p. [[Name::Pallavicino, Sforza|Sforza Pallavicino]] per redigere la sua ''Istoria del Concilio di Trento''. La miscellanea senza il ''Memorial segundo'' apparterrebbe a questa documentazione accumulata nel Seicento dato che contiene una pagina con un indice manoscritto dell'Alciati. Prima di esso si trova la Vita di [[Name::Pedro Guerrero|Pedro Guerrero]] e la Vita del Soave con i segni della piegatura in quattro, prova che siano state spedite. A conferma di ciò Jedin, che consultò il fondo negli anni Trenta-Quaranta, attesta che tali due ''Vitae'' furono spedite all'Alciati: la prima dalla Spagna, la seconda dalla Germania.
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* Si scrive che da quando [[Name::Lutero]] iniziò la sua predicazione ingannevole è trascorso un tempo notevole.
* La paginazione della miscellanea è stata chiaramente modificata dopo l'inserimento in apertura del cosiddetto ''Memorial segundo''.<lb/>
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* Vi è un'allusione alla ''Brevísima relación de la destrucción de las Indias'' di Fr. Bartolomé de las Casas, che è stata stampata a Sevilla nel 1552 (dunque il trattato è successivo).
* La parte iniziale non cucita (il ''Memorial segundo'') è verosimilmente stata inserita nel Settecento dal bibliotecario padre [[Name::Lazzeri, Pietro| Pietro Lazzeri]] a motivo di una urgenza organizzativa di conservazione e per una evidente vicinanza tematica. Si esclude facesse parte del materiale dell'[[Name::Alciati, Terenzio|Alciati]] perché non vi è cucitura che lo unisca al resto della miscellanea, non vi sono le pieghe della spedizione come invece nei due testi successivi e perché il suo inserimento ha modificato la paginazione precedente.<lb/>
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* La scoperta dell'America viene collocata circa settanta anni prima (quindi si potrebbe essere più o meno nel 1562).
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* Ci si lamenta del fatto che, sessanta o cinquanta anni prima, nessuno avesse avvisato il popolo di Dio del castigo che stava per colpirlo (se contiamo cinquant'anni dall'inizio della ribellione di [[Name::Lutero]], arriviamo al 1567).
Per sfogliare il manoscritto digitalizzato [[ MCT Works 002 | F.C. 1334 ]] e la relativa trascrizione paleografica con annotazioni: [[Index:FC_1334.djvu|Indice Memorial segundo al Concilio de Trento]]
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* Si fa un'allusione a una vittoria turca contro i cristiani avvenuta  pochissimo tempo prima (la sconfitta cristiana per mano del corsaro ottomano Dragut avvenne alla fine del giugno 1565).
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* Si riecheggiano le decisioni del Concilio di Trento, in particolare quelle delle sessioni 5 e 24 sulla predicazione e sulla riforma, oltre a quelle della sessione 23 sulla residenza (di conseguenza lo scritto è posteriore alla sessione 5 del 1546, e alla 23 e 24 del 1563).
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* Vi sono dei parallelismi strettissimi con altri scritti dello stesso [[Name::Juan de Ávila]]: somiglianza con una frase delle ''Advertencias al concilio de Toledo'' (che sono del 1565); quasi una copiatura di due capitoli dell'''Audi filia'' (che è stato terminato alla fine del 1562); convergenza con una lettera a D. Francisco Chacón y Téllez de Girón (scritto del 1565); corrispondenza con una lettera a [[Name::Pedro Guerrero]] (del gennaio 1565); correlazioni con gli ''Avisos necesarios para los reyes'' (che sono datati generalmente 1564). <lb/>  
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Un'indicazione temporale esterna al testo è la testimonianza di d. Diego de Guzmán, il quale, visitando [[Name::Juan de Ávila]] nell'estate del 1566, vide tra i suoi documenti uno scritto «per avviso del pastore universale», espressione che può riferirsi decisamente al trattato contro le eresie.<lb/>
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Per quanto riguarda invece la seconda parte, "Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria", la sua datazione dipende da questa indicazione temporale chiara: l'autore scrive che sono circa ventidue anni da quando Paolo III ha concesso la bolla al monastero dei predicatori della Minerva a Roma. Siccome il documento fu promulgato il 30 novembre 1539, le raccomandazioni al Concilio di Trento per la terza convocazione possono risalire alla fine del 1561 o all'inizio del 1562.
  
Per la descrizione approfondita dell'opera: [[Memorial_segundo|Memorial segundo al Concilio de Trento]]
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== Bibliografia ==
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Per le edizioni del Memorial segundo:
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*Juan de Ávila, ''Memorial segundo, 1561: causas y remedios de las herejías'', in  «Miscelánea Comillas. Revista de Ciencias Humanas y Sociales» 3 (1945) 41-151.
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*Juan de Ávila, ''Memorial segundo al Concilio de Trento (1561)'', in ''Obras completas del Santo Maestro Juan de Ávila'', VI, Madrid, Biblioteca de autores cristianos, 1971, 77-195.
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*Juan de Ávila, ''Memorial segundo al Concilio de Trento (1561)'', in ''Obras completas. Nueva edición crítica'', II, ''Comentarios bíblicos. Tratados de reforma. Tratados menores. Escritos menores'', 2 ed., Madrid, Biblioteca de autores cristianos, 2013 (BAC Maior. Serie Biblioteca Clásica), 521-619.
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Per ciò che riguarda le vicende dei manoscritti, le edizioni degli scritti riformatori di Ávila e l'identificazione dei trattati originari:
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*Luis Sala Balust – Francisco Martín Hernández, ''Tratados de reforma. Introducción'', in Juan de Ávila, ''Obras completas. Nueva edición crítica, II, Comentarios bíblicos. Tratados de reforma. Tratados menores. Escritos menores'', 2 ed., Madrid, Biblioteca de autores cristianos, 2013, 738-769. Rileviamo, tuttavia, che nella parte sull’identificazione del trattato «De las causas de las herejías», alle pagine 743-746, il conteggio dei manoscritti non è esatto, poiché non aggiornato.
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*Nicolás Álvarez De Las Asturias (ed.), ''Avilistas del siglo XX'', Madrid, Ediciones San Dámaso, 2017.

Revision as of 11:49, 9 August 2025

Uno scritto di riforma

Il Memorial segundo al Concilio de Trento, come lo abbiamo qui intitolato, fa parte degli scritti di riforma di Juan de Ávila. Lungo e articolato, è composto di due parti distinte: un trattato contro le eresie ("Tratado contra las herejías") e alcune raccomandazioni al Concilio di Trento per la sua terza convocazione ("Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria"). Di ciascuna sezione si evince la diversa origine dalla differente natura e, inoltre, da questo indizio: nel 1623, l'editto per le informazioni del processo di beatificazione e canonizzazione elenca tra le opere del Maestro sia le "Advertencias al santo concilio de Trento" sia il "Tratado contra las herejías", considerandoli testi indipendenti. A prova di ciò, il manoscritto A2 (in portoghese) contiene solo il "Tratado contra las herejías".
Per avere un'idea complessiva degli scritti di riforma dell'apostolo dell'Andalusia, eccone l'elenco, secondo i titoli usati nell'edizione critica più recente:

  • Memorial primero al Concilio de Trento (1551) ;
  • Memorial segundo al Concilio de Trento (1561) ;
  • De la veneración que se debe a los concilios;
  • Advertencias necesarias para los reyes;
  • Advertencias al Concilio de Toledo (1565-1566);
  • Algunas advertencias.

Riferimenti al Memorial segundo, dopo la morte di Juan de Ávila

  • 1618, nell'edizione delle Opere preparata da Ruiz de Mesa: il P. Christoval de Ovalle spiega nell'Aprobacion di aver escluso dalla pubblicazione gli avisos al Concilio di Trento, ritenendone gli argomenti già attuati e superati. Di fatto nell'edizione mancano tutti gli scritti di riforma. L'edizione di Ruiz de Mesa viene ristampata nel 1674, attestando che è conforme all'originale.
  • 1623, nell'editto per le informazioni del processo di beatificazione e di canonizzazione di Juan de Ávila: si elencano le opere del Maestro, tra cui 4 scritti di riforma, compresi le "Advertencias al santo concilio de Trento" e il "Tratado contra las herejías". Da questo momento si perdono le tracce di questi scritti.
  • 1936: il p. Huberto Jedin fece conoscere l'esistenza del manoscritto APUG 712 (G1) dell'Archivio della Pontificia Università Gregoriana, contenente anche il testo di ciò che oggi chiamiamo il Memorial segundo al Concilio de Trento. Nel manoscritto, che è una miscellanea di scritti sul Concilio di Trento, l'opera di Juan de Ávila si apre con il seguente titolo: «Síguense los escriptos del Maestro Joan Dávila que scrivió
    para el sancto concilio Tridentino
    a petición del Reverendísimo Sor el Arçobispo de Granada
    quando fue allá».
  • 1945: edizione dei due memoriali (primo e secondo), fino ad allora inediti, a cura del p. Camilo María Abad, S.I.
  • 1946: venne resa nota l'esistenza di un altro manoscritto, consistente nella traduzione in portoghese della sola prima parte del secondo memoriale (il trattato contro le eresie). Si tratta del ms.518 (D. 8.21) della Biblioteca Angelica di Roma (A2): «Tratado do P.e M. Auila das causas donde naçerao as heregias edos rem.os dellas».
  • Negli anni Quaranta riemersero anche altri manoscritti degli scritti di riforma contenenti anche il Memorial segundo.

Manoscritti del Memorial segundo

Non si è conservato l'originale autografo. Esistono soltanto le seguenti copie manoscritte.
In spagnolo:

  • Roma, Archivio Storico Pontificia Università Gregoriana, ms. APUG 712 (G1): Miscellanea sul Concilio Tridentino f. 1r-42r (G1);
  • Roma, Archivio Storico Pontificia Università Gregoriana, ms. 1334 (G2) = F.C. 1334 ;
  • San Lorenzo de El Escorial, Real Biblioteca del Monasterio, ms. § III 21 f. 101r-174v (E1);
  • San Lorenzo de El Escorial, Real Biblioteca del Monasterio, ms. J III 27 f. 141r-183r (E2);
  • Madrid, Real Academia de la Historia, ms. est.27 gr.2 n.37 f. 1r-74r (A);
  • Toledo, Archivo Curia S. J., ms. f. 1r-50v (T);
  • Santiago de Compostela, Archivo Provincial de los Padres Franciscanos, ms. T-2. Año 1596 (F).

In portoghese:

  • Roma, Biblioteca Angelica, ms.518 = D. 8.21 (A2). Contiene solo la prima parte dell'opera.


Il manoscritto E2 contiene annotazioni autografe di Filippo II.

Edizioni del Memorial segundo

  • 1945, nel cinquantesimo anniversario della beatificazione di Juan de Ávila e all'inizio della commemorazione del quattrocentesimo anniversario del Concilio di Trento: all'interno della rivista Miscelánea Comillas, edizione dei due memoriali inediti, a cura del p. Camilo María Abad, S.I. Egli divise i testi in paragrafi e li numerò, aggiungendo anche i titoli alle varie sezioni. Per il Memorial segundo, 1561: causas y remedios de las herejías, come lo chiamò, utilizzò tre manoscritti: il ms. APUG 712 (G1), uno di quelli di El Escorial (E1) e quello importante della Real Academia de la Historia (A). Si dispiacque di non poter consultare il manoscritto di Toledo (T). Inoltre, descrisse il contenuto del manoscritto A. Nel suo Memorial segundo, 1561: causas y remedios de las herejías non si distinguono le due parti: "Trattato delle cause e rimedi delle eresie" (pp.43-103) e "Alcuni avvisi al Concilio di Trento" (pp.103-151).
  • 1971: nell'edizione critica Obras completas del Santo Maestro Juan de Ávila della Biblioteca de Autores Cristianos (BAC) in sei volumi (gli scritti riformatori sono collocati nel sesto).
  • 1990: nella riedizione in tre volumi con alcuni ritocchi (i trattati di riforma appaiono nel secondo).
  • 2001: nell'edizione critica Obras completas de San Juan de Ávila. Nueva edición crítica in tre volumi (collezione BAC Maior). Il Memorial segundo al Concilio de Trento (1561), così viene chiamato, si trova nel volume II; per editarlo sono stati utilizzati tutti i manoscritti in spagnolo dell'opera.
  • 2013: è stata pubblicata la seconda edizione di Obras completas de San Juan de Ávila. Nueva edición crítica.
  • 2019: è uscita l'edizione digitale.
  • 2025: sulla piattaforma Gate trascrizione paleografica e annotazioni del manoscritto F.C. 1334 (G2) contenente il Memorial segundo al Concilio de Trento.

Struttura dell'opera

A partire dal 1945, anno della prima edizione dei due memoriali da parte del P. Abad, il termine "secondo memoriale" designa l'unione dei due scritti diversi: "Tratado contra las herejías" e "Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria".
Il "Tratado contra las herejías" è un'opera ordinata, avente una introduzione, due parti e le relative suddivisioni; il tutto ben proporzionato.
Introduzione.
I. Cause delle eresie: 1ª cattiva coscienza; 2ª negligenza dei pastori e inganno dei falsi profeti; 3ª castigo di altri peccati.
II. Rimedi: 1º in generale: soprattutto, penitenza; 2º in particolare: a) supremo pastore e prelati; b) re e signori temporali.
La seconda parte, "Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria", ha la seguente struttura, più pratica che sistematica.
I. Magistero: 1º Dottrina cristiana: bambini, popolo. 2º Studi: grammatica, università, in particolare Sacra Scrittura.
II. Governo: Diversi aspetti di amministrazione ecclesiastica.
III. Culto: Del Santissimo Sacramento.
IV. Altri avvisi: 1º Riforma ecclesiastica. 2º Vari aspetti per la cristianità. 3º Mali che i re possono rimediare.
V. Sul celibato ecclesiastico.
VI. Sulla vita religiosa.

Datazione del Memorial segundo

Per quanto riguarda la prima parte, "Tratado contra las herejías", la data di redazione più probabile è il 1565. Gli indizi che portano a questa scelta sono sia interni che esterni al testo. Quelli presenti nell'opera sono i seguenti.

  • Si scrive che da quando Lutero iniziò la sua predicazione ingannevole è trascorso un tempo notevole.
  • Vi è un'allusione alla Brevísima relación de la destrucción de las Indias di Fr. Bartolomé de las Casas, che è stata stampata a Sevilla nel 1552 (dunque il trattato è successivo).
  • La scoperta dell'America viene collocata circa settanta anni prima (quindi si potrebbe essere più o meno nel 1562).
  • Ci si lamenta del fatto che, sessanta o cinquanta anni prima, nessuno avesse avvisato il popolo di Dio del castigo che stava per colpirlo (se contiamo cinquant'anni dall'inizio della ribellione di Lutero, arriviamo al 1567).
  • Si fa un'allusione a una vittoria turca contro i cristiani avvenuta pochissimo tempo prima (la sconfitta cristiana per mano del corsaro ottomano Dragut avvenne alla fine del giugno 1565).
  • Si riecheggiano le decisioni del Concilio di Trento, in particolare quelle delle sessioni 5 e 24 sulla predicazione e sulla riforma, oltre a quelle della sessione 23 sulla residenza (di conseguenza lo scritto è posteriore alla sessione 5 del 1546, e alla 23 e 24 del 1563).
  • Vi sono dei parallelismi strettissimi con altri scritti dello stesso Juan de Ávila: somiglianza con una frase delle Advertencias al concilio de Toledo (che sono del 1565); quasi una copiatura di due capitoli dell'Audi filia (che è stato terminato alla fine del 1562); convergenza con una lettera a D. Francisco Chacón y Téllez de Girón (scritto del 1565); corrispondenza con una lettera a Pedro Guerrero (del gennaio 1565); correlazioni con gli Avisos necesarios para los reyes (che sono datati generalmente 1564).

Un'indicazione temporale esterna al testo è la testimonianza di d. Diego de Guzmán, il quale, visitando Juan de Ávila nell'estate del 1566, vide tra i suoi documenti uno scritto «per avviso del pastore universale», espressione che può riferirsi decisamente al trattato contro le eresie.
Per quanto riguarda invece la seconda parte, "Advertencias al santo concilio de Trento, tercera convocatoria", la sua datazione dipende da questa indicazione temporale chiara: l'autore scrive che sono circa ventidue anni da quando Paolo III ha concesso la bolla al monastero dei predicatori della Minerva a Roma. Siccome il documento fu promulgato il 30 novembre 1539, le raccomandazioni al Concilio di Trento per la terza convocazione possono risalire alla fine del 1561 o all'inizio del 1562.

Bibliografia

Per le edizioni del Memorial segundo:

  • Juan de Ávila, Memorial segundo, 1561: causas y remedios de las herejías, in «Miscelánea Comillas. Revista de Ciencias Humanas y Sociales» 3 (1945) 41-151.
  • Juan de Ávila, Memorial segundo al Concilio de Trento (1561), in Obras completas del Santo Maestro Juan de Ávila, VI, Madrid, Biblioteca de autores cristianos, 1971, 77-195.
  • Juan de Ávila, Memorial segundo al Concilio de Trento (1561), in Obras completas. Nueva edición crítica, II, Comentarios bíblicos. Tratados de reforma. Tratados menores. Escritos menores, 2 ed., Madrid, Biblioteca de autores cristianos, 2013 (BAC Maior. Serie Biblioteca Clásica), 521-619.

Per ciò che riguarda le vicende dei manoscritti, le edizioni degli scritti riformatori di Ávila e l'identificazione dei trattati originari:

  • Luis Sala Balust – Francisco Martín Hernández, Tratados de reforma. Introducción, in Juan de Ávila, Obras completas. Nueva edición crítica, II, Comentarios bíblicos. Tratados de reforma. Tratados menores. Escritos menores, 2 ed., Madrid, Biblioteca de autores cristianos, 2013, 738-769. Rileviamo, tuttavia, che nella parte sull’identificazione del trattato «De las causas de las herejías», alle pagine 743-746, il conteggio dei manoscritti non è esatto, poiché non aggiornato.
  • Nicolás Álvarez De Las Asturias (ed.), Avilistas del siglo XX, Madrid, Ediciones San Dámaso, 2017.