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<p>L'alternativa all'orden non è il disordine, ma un ordine diverso. Ordine e disordine, più che uno stato di cose, sono delle distinzioni con le quali un osservatore osserva l’archivio. Ogni ordine o disordine fa riferimento a una relazione tra un osservatore e un oggetto. Il catalogo è concepito come un veicolo '''potenziale''' di informazione. | <p>L'alternativa all'orden non è il disordine, ma un ordine diverso. Ordine e disordine, più che uno stato di cose, sono delle distinzioni con le quali un osservatore osserva l’archivio. Ogni ordine o disordine fa riferimento a una relazione tra un osservatore e un oggetto. Il catalogo è concepito come un veicolo '''potenziale''' di informazione. | ||
− | + | Sorprendersi implica abbandonare la preoccupazione per le spiegazioni | |
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Il catalogo è l'osservatore dell'insieme documentario. Abbiamo traccia dell'antiche osservazioni... camicie segnature cassetto quello che non è ordinato implica che è materiale di uso vedi catalogo biblioteca</p> | Il catalogo è l'osservatore dell'insieme documentario. Abbiamo traccia dell'antiche osservazioni... camicie segnature cassetto quello che non è ordinato implica che è materiale di uso vedi catalogo biblioteca</p> | ||
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Anche il Museo Kircheriano fu confiscato, ma molti dei libri e dei manoscritti che ne facevano parte erano già stati trasferiti alla biblioteca del Collegio Romano. Alcuni dei manufatti del suo museo sono attualmente conservati al Museo Etnografico Pigorini, all'EUR. Alcune parti della biblioteca originale del Collegio Romano, comunque, sono riuscite a sfuggire alla confisca in diversi modi.<lb/> | Anche il Museo Kircheriano fu confiscato, ma molti dei libri e dei manoscritti che ne facevano parte erano già stati trasferiti alla biblioteca del Collegio Romano. Alcuni dei manufatti del suo museo sono attualmente conservati al Museo Etnografico Pigorini, all'EUR. Alcune parti della biblioteca originale del Collegio Romano, comunque, sono riuscite a sfuggire alla confisca in diversi modi.<lb/> | ||
Don Alessandro di Torlonia, amico personale di P. Beckx, aiutò i Gesuiti mettendo a loro disposizione il suo palazzo a Castel Gandolfo (Villa Torlonia), dove essi poterono continuare le attività del noviziato di S. Andrea. Le attività universitarie si spostarono al già menzionato Collegio Germanico, nel Palazzo Gabrielli-Borromeo, e venne adottato il nome di Pontificia Università Gregoriana del Collegio Romano. P. Beckx si trasferì a Fiesole, dove fu stabilita la nuova Curia, inclusa la sezione moderna (ossia post 1824) dell'Archivio della Società. </p> | Don Alessandro di Torlonia, amico personale di P. Beckx, aiutò i Gesuiti mettendo a loro disposizione il suo palazzo a Castel Gandolfo (Villa Torlonia), dove essi poterono continuare le attività del noviziato di S. Andrea. Le attività universitarie si spostarono al già menzionato Collegio Germanico, nel Palazzo Gabrielli-Borromeo, e venne adottato il nome di Pontificia Università Gregoriana del Collegio Romano. P. Beckx si trasferì a Fiesole, dove fu stabilita la nuova Curia, inclusa la sezione moderna (ossia post 1824) dell'Archivio della Società. </p> | ||
− | <p>Molte delle collezioni librarie e manoscritte dei Gesuiti furono cedute o vendute nei primi anni del 20° secolo. Per quanto riguarda le collezioni che includevano il ms. Voynich, un ricerca recente di F. Potenza ha finalmente chiarito questo mistero. Un catalogo manoscritto, le cui copie sono oggi conservate in APUG e negli archivi della BAV, fa riferimento ad una vendita di manoscritti al Vaticano che include sia i titoli del catalogo redatto da Ruysschaert, sia i manufatti acquisiti da Voynich. Una corrispondenza fra i Gesuiti, il prefetto della BAV Franz Ehrle S.J., Papa Pio X e il suo segretario dimostra che questi manoscritti erano conservati a Villa Torlonia di Castel Gandolfo, e che la vendita al Vaticano venne conclusa nel luglio 1912. Voynich aveva già acquistato i suoi manoscritti poche settimane o mesi prima. La transazione fu portata avanti in totale segretezza, come più volte affermato nella relativa corrispondenza. <lb/> | + | <p>Molte delle collezioni librarie e manoscritte dei Gesuiti furono cedute o vendute nei primi anni del 20° secolo. Per quanto riguarda le collezioni che includevano il ms. Voynich, un ricerca recente di F. Potenza ha finalmente chiarito questo mistero. Un catalogo manoscritto, le cui copie sono oggi conservate in APUG e negli archivi della BAV, fa riferimento ad una vendita di manoscritti al Vaticano che include sia i titoli del catalogo redatto da Ruysschaert, sia i manufatti acquisiti da Voynich. Una corrispondenza fra i Gesuiti, il prefetto della BAV Franz Ehrle S.J., Papa Pio X e il suo segretario dimostra che questi manoscritti erano conservati a Villa Torlonia di Castel Gandolfo, e che la vendita al Vaticano venne conclusa nel luglio 1912<ref>La vendita di manoscritti del</ref>. Voynich aveva già acquistato i suoi manoscritti poche settimane o mesi prima. La transazione fu portata avanti in totale segretezza, come più volte affermato nella relativa corrispondenza. <lb/> |
Da una lettera conservata alla Beinecke Library, sappiamo che nel giugno 1911 una collezione di libri dei gesuiti fu offerta in vendita da P. Pometta S.J. a W. Voynich, a Padova. L'allegato che elencava la consistenza dei manufatti in vendita è andata perduta e non possiamo sapere se la vendita è stata effettivamente conclusa </p> | Da una lettera conservata alla Beinecke Library, sappiamo che nel giugno 1911 una collezione di libri dei gesuiti fu offerta in vendita da P. Pometta S.J. a W. Voynich, a Padova. L'allegato che elencava la consistenza dei manufatti in vendita è andata perduta e non possiamo sapere se la vendita è stata effettivamente conclusa </p> | ||
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# '''Concetti chiave'''<lb/> | # '''Concetti chiave'''<lb/> | ||
− | * | + | * Conflictus |
− | * | + | * Infirmitas |
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* Conspiratio | * Conspiratio | ||
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I registri e i diari hanno invece forma libraria con legature in cartone o in quarto di pergamena e riportano normalmente l'indicazione delle antiche collocazioni.<lb/> | I registri e i diari hanno invece forma libraria con legature in cartone o in quarto di pergamena e riportano normalmente l'indicazione delle antiche collocazioni.<lb/> | ||
I danni principali riguardano le carte che presentano strappi e lacune, oltre agli inchiostri acidi che hanno provocato l'imbrunimento della carta. | I danni principali riguardano le carte che presentano strappi e lacune, oltre agli inchiostri acidi che hanno provocato l'imbrunimento della carta. | ||
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+ | =='''Francesco Saverio Patrizi'''== | ||
+ | L'amministrazione di Patrizi fu la più lunga e per alcuni aspetti la più significativa nei cinquant'anni in cui i gesuiti furono al collegio romano durante il XIX secolo. Essa si caratterizzò sopratutto per un'opera di razionalizzazione e aggiornamento delle collezioni che implicò anche il ricorso a procedure che oggi sarebbero considerate deprecabili, come ad esempio quando nel 1855 e nel 1856 Patrizi affidò ad alcuni librai romani l'incarico di vendere all'asta volumi provenienti dalla ''secreta''<ref>APUG, Fondo Collegio Romano, A-6-VII(c)</ref> L'operato del nuovo bibliotecario non fu comunque mai spregiudicato, come testimoniano alcune liste di doppioni redatte proprio per cercare di eliminare i volumi in eccesso, sostituendoli con l'acquisto di opere più recenti e aggiornate<ref>acquisti dell'amministrazione Patrizi in APUG 2805, cc. 59r e seguenti</ref> <lb/> | ||
+ | Nei primi anni della sua gestione Patrizi venne affiancato da Paolo Beorchia [...]. Fu già in questo periodo che Patrizi, assistito e forse ispirato da Beorchia, diede inizio a una sua vasta e meticolosa operazione di censimento, studio, restauro e accrescimento della collezione di aldine del collegio. [...] sotto la prefettura di Patrizi furono anche altri gli aspettiche vennero curati con più attenzione del passato. Ad esempio, il bibliotecario riuscì nell'impresa di iniziare la revisione e correzione del catalogo, istituì un registro dei libri donati alla biblioteca, pose particolare attenzione nel tenere traccia dei libri presi in prestito attraverso registri ed elenchi di volumi messi a disposizione del corpo docente nelle aule.[...] Tuttavia l'impresa che meglio riuscì a Patrizi fu quella di trasportare una grande quantità di libri fuori dal collegio non appena nel 1870 fu chiare che le truppe italiane avrebbero preso Roma e ci sarebbe dunque stato il rischi di requisizione per i beni appartenenti agli ordini religiosi. Sfruttando la posizione la posizione di potere del fratello Costantino, cardinale vicario, Patrizi chiese tramite lui l'autorizzazzione papale per mettere in salvo il patrimonio della biblioteca. [segue lettera di F. S. Patrizi al fratello cardinale Costantino] <lb/> | ||
+ | La segretezza fu messa in atto alla lettera e oggi è davvero complicato capire cosa e come venne messo in salvo e ancor di più dove venne nascosto. [..vedi pagina della storia del fondo collegio romano..]. Se le operazioni del Patrizi contribuirono a 'salvare' la parte forse più preziosa del patrimonio della biblioteca, per decine di migliaia di altri volumi il destino fu dunque quello di confluire all'interno della nazionale centrale romana, di cui andarono a costituire il nucleo librario più consistente. | ||
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+ | Info bibliografiche | ||
+ | https://en.wikisource.org/wiki/Catholic_Encyclopedia_(1913)/Francis_Xavier_Patrizi | ||
+ | https://arsi.jesuits.global/wp-content/uploads/2022/05/AHSI-2020.I_2-Mancini.pdf | ||
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+ | == MONUMENTA KIRCHERI == | ||
+ | di seguito, il codice per il banner grigio che era dedicato ai link per Museo e Organum: | ||
+ | <div style="margin: auto; float:none; border:1px solid #A9A9A9; background-color:#F5F5F5; padding:5px;"> | ||
+ | {| | ||
+ | |- | ||
+ | | <sup>[[File:New.svg|50px|left]]</sup> || '''More information about ''Kircherian Museum'' are available on this [[Kircherian_Museum|page]].''' | ||
+ | |- | ||
+ | | || '''The project ''Athanasius Kircher’s Organum mathematicum. On the Evolutionary Improbability of an Information Processing Innovation'' has been launched. [[Athanasius Kircher’s Organum mathematicum. On the Evolutionary Improbability of an Information Processing Innovation|Find out more here]]!''' | ||
+ | |} | ||
+ | </div><br> | ||
== Note == | == Note == | ||
<references/><lb/> | <references/><lb/> | ||
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_________________________________________________________________________________________________________________________________ | _________________________________________________________________________________________________________________________________ | ||
− | ==Fondo D'Elia== | + | ==Fondo D'Elia==--> |
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+ | ==Kircher== | ||
+ | <gallery> | ||
+ | File:Corrispondenza d'Elia.jpg|caption|alt=alt language | ||
+ | File:D'Elia in Gregoriana.png|caption|alt=alt language | ||
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+ | * Marginalia | ||
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Latest revision as of 12:40, 14 March 2025
Kircher
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