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da un di loro, ne parleranno con quelli fuor di casa senza licenza del Padre Rettore
il quale
 

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Gli sia insegnato à tutti come debbano diligentemente guardare le porte delli suoi sensi
specialmente degli'occhi, dell'orecchie e lingua da ogn'incompenza? e Vitio, e conservarsi
nella vera humiltà e pace interiore della mente, e queste due virtù si mostrino nel
silentio quando è tempo di tacere e quando di parlare nella consideratione e buona
edificazione delle parole, nella modestia e serenità della faccia, nel caminar
decentemente e con gravità, et in tutti gl'altri gesti, e movimenti senza mostrar alcun
segno d'impazienza, ò superbia.
In tutte le cose desiderino, et anco procurino di stimar gl'altri migliori, o da più di se
et esteriormente li faccia quell'honore e viceversa che si conviene allo stato di ciascuno
con semplicità e modestia ecclesiastica. A questo modo averrà che considerandosi
l'un l'altro crescano in devozione, e laudino e glorifichino Iddio il quale è
Autore e causa di tutti li beni, il quale ogn'uno si sforzi di riconoscer tanto in se
stesso quanto negl'altri come fatti all'imagine sua
Portino tutti Riverenza alli suoi Prefetti, e gl'honorino, e gl'obedischino per l'amore del S.r Iddio.
Tutti si portino l'un l'altro Amore sinceramente ma però si guardino di non far troppa
famigliarità, et intrinsichezza insieme per il che non possa alcuno ne per burla
ne da dovere toccar l'altro se non fuisse à caso non volendo
Nessuno ne con fatti ne parole facci ingiuria ad altro e se pur accadesse si riconcilino
insieme avanti d'andarsi à letto imponendo la pena à quel che ha fatto
ingiuria all'altro.
Se haveranno alcuni denari ò altra cosa che non appartenga all'uso quotidiano, li
rendino tutti à suoi Padre e Madre ò più congiunti
Se d'alcuna cosa li paresse d'haver bisogno, ò che appartenesse alli studii, ò al
vestire, ò alla stanza, ò pure alla sanità, ciascuna di queste cose riferirano al superiore,
il quale haverà cura che li sia provisto. Però non pigliaranno niente delle
cose di casa senza licenza del Padre Rettore ò Padre Ministro
Non possino dare cosa alcuna à niuno, nè manco ricever da altri senza licenza del Rettore
Non usciranno di collegio senza licenza del superiore, ò del Ministro, ne senza compagno assegnatoli
da un di loro, ne parleranno con quelli fuor di casa senza licenza del Padre Rettore