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− | Nella sua voluminosa opera sull'ottica, catottrica, suoi principi generalizzati ed applicati a innumerevoli progetti e idee tipiche della creatività dello scientismo gesuitico che nella metà del XVII secolo era in pieno fermento, tenendo fede all'insegnamento di Kircher, Zahn ci regala qualche pagina curiosa ma interessante per la nostra gnomonica. Ispirato dalla "magia horographica" del suo maestro, ci parla di strani orologi dipinti su lenti oculari convesse usate come un radio orario proiettante, di orologi solari catottrici illusori, secondo una tipologia di gnomonica per molti versi a noi poco consona oggi che ci appare quanto meno bizzarra, ma che a quei tempi era ben vista soprattutto agli occhi dei signori, conti, cortigiani e famiglie di alto rango, avidi di bizzarrie artistiche all'unisono con l'esuberante stile barocco sempre più in voga. Oculus Artificialis Teledioptricus, sive Telescopicum, pubblicata a Wurzburg nel 1685, sarebbe un'opera dalla lettura altamente dilettevole se fosse in italiano, ma il testo latino forma una barriera all'intelligibilità delle descrizioni, spesso bizzarre e non facili da seguire nelle idee eccentriche, che si spera possa essere tradotto almeno nelle pagine che più ci interessano da vicino. | + | Nella sua voluminosa opera sull'ottica, catottrica, suoi principi generalizzati ed applicati a innumerevoli progetti e idee tipiche della creatività dello scientismo gesuitico che nella metà del XVII secolo era in pieno fermento, tenendo fede all'insegnamento di Kircher, Zahn, inventore tedesco, ci regala qualche pagina curiosa ma interessante per la nostra gnomonica. Ispirato dalla "magia horographica" del suo maestro, ci parla di strani orologi dipinti su lenti oculari convesse usate come un radio orario proiettante, di orologi solari catottrici illusori, secondo una tipologia di gnomonica per molti versi a noi poco consona oggi che ci appare quanto meno bizzarra, ma che a quei tempi era ben vista soprattutto agli occhi dei signori, conti, cortigiani e famiglie di alto rango, avidi di bizzarrie artistiche all'unisono con l'esuberante stile barocco sempre più in voga. Oculus Artificialis Teledioptricus, sive Telescopicum, pubblicata a Wurzburg nel 1685, sarebbe un'opera dalla lettura altamente dilettevole se fosse in italiano, ma il testo latino forma una barriera all'intelligibilità delle descrizioni, spesso bizzarre e non facili da seguire nelle idee eccentriche, che si spera possa essere tradotto almeno nelle pagine che più ci interessano da vicino. |
fonte : http://www.nicolaseverino.it/biblioteca_digitale_gnomonica.htm | fonte : http://www.nicolaseverino.it/biblioteca_digitale_gnomonica.htm |