Procuratori dell'Arcivescovo di Salzburgh al Concilio nell'ultima intimazione; l. 16. c. 12. n. 5. e 9.
Procuratori de' Prelati e del Clero d' Ungheria al Concilio in tempo di Pio; l. 16. c. 2. n. 6. l. 18. c. 4. n. 22.
Procuratori de' Vescovi Alemanni, come fosse loro conceduto il voto decisivo in Concilio nella prima convocazione; l. 6. c. 2. n. 6. e 7. accidente accaduto sopra di ciò a tempo di Pio Quarto; l. 18. c. 4. n. 12. nuova controversia suscitata in questa materia, e come composta; l. 20. c. 17. n. 7. 8. 9. e 10. l. 21. c. 1. n. 9. e segu.
Procuratori come si soscrivessero in fine del Concilio; l. 24. c. 8. n. 13.
Professione regolare in qual maniera è stabilita dal Concilio di Trento; l. 24. c. 6. n. 1. e 2. decr. 15. e 16.
Promozione; vedi sotto i nomi de' Pontefici.
Prospero Santa Croce Vescovo di Chisamo e Uditore di Ruota va Nunzio di Paolo III. al Re de' Romani; e tratta co' Legati del Concilio nel passaggio per Bologna; lib. 10. c. 16. n. 3. e 4. c. 17. n. 1. e 7. è mandato da Giulio Terzo all'Imperadore; l. 13. c. 5. n. 6. si trasferisce alla Nunziatura di Portogallo, e s'abbocca nel transito col Re Filippo; l. 14. c. 15. n. 8. e 11. passa col medesimo carico in Francia; ed ha quivi diversi trattati intorno al ricevimento del Sinodo e alla precedenza dell'Oratore; l. 15. c. 1. n. 4. l. 24. c. 11. n. 2. 7. e 9.
Protestanti e loro origine; l. 2. c. 18. n. 6. negano d' intervenire con Cesare alla processione del Corpus Domini in Augusta; l. 3. c. 3. n. 2. presentano ad esso in una Dieta quivi adunata la Profession della fede loro; e correggimento fattovi da' Cattolici; ivi. n. 10. e 13. due conferenze tra queste Parti; concordia fra esse in alcuni articoli rilevanti; e vane diligenze dell'Imperadore per un intero accordo; l. 3. c. 4. n. 1. 2. 3. 4. 5. e 6. e cap. 5. n. 4. difficoltà de' Luterani in accettare il Recesso; e nuovo Editto pubblicato da Carlo Quinto; l. 3. c. 4. n. 7. e 8. unione loro a Smalcalda; pratiche co' Re di Francia e d' Inghilterra; e deliberazione presa di non ubbidire al Decreto; l. 3. c. 6. n. 1. e c. 18. n. 16. risposte cavillose ed ingiuriose che danno a' Nunzij pontificij sopra la convocazione del Concilio; l. 3. c. 13. n. 5. e segu. e c. 14. n. 11. 12. 13. e 14. l. 5. c. 4. n. 17. avanzamenti della Setta loro in Germania; e consiglio tenuto per opporsi alla lega cattolica contra di essi; l. 4. c. 8. n. 7. e 8. loro richieste in Eysinach sopra i trattati di tregua in materia di Religione; e stabilimento di questa in Francfort; l. 4. c. 8. n. 4. 5. 9. e 10. si ragunano quivi di nuovo; e perché; l. 6. c. 9. n. 4. che cosa operassero nel Colloquio di Ratisbona; ivi. n. 5. e 6. lega stabilita contra di loro fra 'l Papa e l'Imperadore; e sconfitta memorabile che ricevono dal secondo; l. 8. c. 1. n. 2. e segu. e l. 10. c. 1. n. 3. consentimento di essi in Augusta intorno al rimettersi alle deliberazioni del futuro Concilio; l. 10. c. 6. n. 4. e segu. c. 11. n. 2. l. 11. c. 11. n. 3. salvocondotto lor conceduto da' Padri Tridentini in tempo di Giulio Terzo; e con qual successo; l. 12. c. 8. n. 2. 3. 5. e segu. vedi Ambasciadori. mossa loro contro all'Imperadore; l. 13. c. 3. n. 2. e 8. lega che stabiliscono col Re di Francia; e varij avvenimenti di guerra nella Germania; l. 13. c. 5. n. 1. concordia fra Cesare ed essi in Passavia; ivi. n. 3. 4. e 5. nuovo invito che ricevono in Naumburgh pel Concilio Generale in tempo di Pio; e ciòche avvenisse co' Nunzij; l. 15. c. 2. n. 4. 9. e 10. e c. 3. per tutto. Convento loro in Erfordia, e disegni contro agli Austriaci; l. 15. c. 8. n. 1.
Purgatorio; se ne fa un decreto in Concilio con ambiguità d' alcuni Vescovi; e perché; l. 24. c. 4. n. 10. e c. 5. n. 4. decr. 1.
Q
Questori deputati da Roma per la promulgazione dell'Indulgenze in Germania; l. 1. c. 3. n. 6. e segu. Bolla di Pio Quarto, e decreto fatto dal Concilio che tolgon l'uso di tali Ministri dalla Chiesa; l. 16. c. 7. n. 24. e l. 17. c. 10. n. 12. e 13.
Queva; vedi Bartolomeo.
Quignones; vedi Francesco.
R
Raffael d' Urbino è invitato a Roma da Leon Decimo per fabricarla nuova Basilica di S. Pietro; l. 1. c. 3. n. 2.
Ragazzone; vedi Girolamo.
Rangone; vedi Ugo.
Re di Dania e sue qualità; l. 15. c. 6. n. 1. e c. 8. n. 1. fin all' 8. Nunzio destinatogli da Pio Quarto per l'intimazione del Concilio, ma non ammesso da lui; ivi.
Regolari come abbiano ne' loro Abati o Generali la voce decisiva in Concilio; l. 6. c. 2. n. 1. 2. 3. e 4. loro riformazione consigliata da' presidenti; l. 7. c. 2. n. 3. decreto esaminato e fermato sopra la facoltà loro di predicare; e concetti del Soave intorno all'esenzione di essi; l. 7. c. 4. n. 3. fin a' 13. c. 5. n. 6. e segu. c. 11. n. 8. l. 8. c. 17. n. 11. e segu. l. 23. c. 3. n. 5. e 29. c. 7. n. 11. c. 10. n. 7. decr. 4. discorsi del medesimo Autore sopra la proibizione che i Regolari hanno d' appellate a Giudici esterni; sopra l'esenzione loro dalla giurisdizione dell'Ordinario; e sopra l'obbligazione di portar l'abito coperto imposta da Paolo Terzo a quelli a' quali si permetteva di rimaner fuori dal Chiostro; l. 11. c. 2. n. 12. e l. 12. c. 4. n. 5. c. 13. n. 7. e 8. agevolezza usata con essi dal Sinodo; che i Beneficij vacanti d' un Ordine Regolare si conferiscano all'istess' Ordine; l. 12. c. 13. n. 14. varij decreti stabiliti in loro riformazione; ivi. n. 15. l. 24. c. 3. n. 7. c. 5. n. 6. e segu. e c. 6. per tutto. nuova
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