Page:Indice Pallavicino 1656-1657.djvu/35

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n. 3. e 4. varij pareri di lui sopra l'indugio da' decreti nel secondo aprimento del Sinodo; l. 11. c. 14. n. 4.
Giovanni Grimani Patriarca d'Aquileia è nominato al Cappello dalla Repubblica Veneta, e gli è impedito per sospetto d'eresia; l. 15. c. 6. n. 5. 6. e 7. udienza negatagli da' Padri Tridentini; l. 16. c. 5. n. 8. volontà del Papa di chiamarlo a Roma; l. 16. c. 11. n. 14. rimessione della sua causa al Concilio per istanza della Repubblica; l. 21. c. 7. n. 8. e 9. difficoltà nell'effetto, ma superate; ivi. n. 10. e segu. decisione e sentenza a lui favorevole, e terminazion dell'affare; l. 22. c. 3. n. 10. e c. 11. n. 1.
Giovanni Glapione Francescano e Concessore di Carlo Quinto s'adopera pel Bando Imperiale contro a Lutero; lib. 1. c. 24. n. 3. e 4.
Giovanni Groppero Arcidiacono di Colonia interviene come Teologo della Parte Cattolica nella Dieta di Ratisbona; l. 4. c. 14. n. 2. è chiamato da questo a Roma per impiergarlo nella Riformazione; l. 14. c. 6. n. 11. persuade il Pontefice a riconoscer Ferdinando in Imperadore; ivi.
Giovanni Hessel Sparge alcuni semi di rea dottrina nell'Università di Lovagna; e diligenze de' pontificij per soffocarli; l. 15. c. 7. n. 6. e segu. viene al Concilio con sentimenti assai pij; l. 21. c. 7. n. 4.
Giovanni Manriquez Ambasciador di Massimiliano nuovo Re de' Romani a Pio Quarto; l. 19. c. 5. n. 12. suo ricevimento; l. 22. c. 6. n. 15.
Giovanni de' Marchesi di Brandeburgh è invitato dal Nunzio Commendone al Concilio di Trento; e ciòche avvenisse nell'abboccamento fra loro; lib. 15. c. 4. n. 7. 8. e 9.
Giovanni de' Medici Legato dell'esercito pontificio in Ravenna è fatto prigione da' Francesi; l. 1. c. 1. n. 2. ascende al Pontefice: vedi Leon Decimo.
Giovanni de' Medici Figliuolo del Duca Cosimo e assunto alla porpora da Pio Quarto; l. 14. c. 15. n. 1. muore; l. 19. c. 4. n. 10.
Giovanni Monluc Vescovo di Valence nel Delfinato discorre a favor degli Ugonotti nell'Assemblea di Fontanableo; l. 14. c. 16. n. 4. è sentenziato in Concistoro per causa d'eresia; l. 24. c. 6. n. 7.
Giovanni di Montepulciano è mandato in Ispagna da Paolo Terzo per affari di Religione e per altri interessi di Roma; l. 4. c. 8. n. 14. falsità del Soave intorno alla sua persona ed alle sue Istruzioni; ivi. n. 15. e c. 9. n. 1. nuovo viaggio di lui, a quella Corte per compor le discordie fra il Duca Ottavio Farnese e Margherita d' Austria sua Moglie; l. 4. c. 10. n. 8.
Giovanni Morone Vescovo di Modona Nunzio di Paolo Terzo presso il Re de' Roman; l. 4. c. 1. n. 4. Istruzione inviata ad esso sopra la Dieta di Spira; l. 4. c. 11. n. 4. suoi consigli che si fondasse in Roma il Collego Germanico; l. 4. c. 14. n. 13. chiamata quivi di lui; e nuova sua messione ad un'altra Dieta di Spira; l. 4. c. 16. n. 9. Istruzioni che reca sopra il riformare il Clero Alemanno e 'l resto del Cristianesimo; sopra la lega cattolica, e sopra il Concilio; l. 4. c. 17. n. 1. 2. 3. 4. 5. e 6. favorevol udienza datagli nell'Assemblea; ivi. n. 8. sua elezione in Cardinale ed in Legato del Sinodo nel primo convocamento; l. 5. c. 1. n. 7. e mandato all'Imperadore per la pace col Re Francesco; l. 5. c. 5. n. 5. gli è tolta la Legazion di Bologna per compiacenza de' Francesi; l. 11. c. 2. n. 2. viene a Roma in tempo di Giulio Terzo per consultar sopra la Bolla della Riformazione e del Sinodo; l. 11. c. 11. n. 1. si conduce ad una Dieta d'Augusta, dalla quale ritorna tolto per la morte del Papa; l. 13. c. 10. n. 4. e 7. è carcerato da Paolo Quarto per sospetti di Fede; l. 14. c. 2. n. 4. è liberato nel seguente Conclave, e dichiarato innocente dal novello Pontefice; l. 14. c. 10. n. 2. e c. 15. n. 2. ammonisce alcuni Prelati suoi amorevoli, i quali contendevano in Trento sopra la Residenza; l. 16. c. 9. n. 8. e l. 17. c. 8. n. 10. è mandato Presidente al Concilio in mancanza del Cardinal di Mantova; l. 20. c. 6. n. 5. onori fattigli nel primo ingresso; l. 20. c. 11. n. 1. e 2. ragionamento avuto con gli Ambasciadori di varij Principi; ivi. n. 3. e 4. sue parole nella Congregazion Generale; ivi. n. 6. andata di esso in Ispruch per visitare l'Imperadore, ed accordo conchiuso con Ferdinando sopra tutti i capi delle sue lettere al Papa; e bugie del Soave; l. 20. cap. 13. n. 3. e segu. c. 14. e 15. per tutto. ritorno suo a Trento; l. 20. c. 17. n. 11. concordia stabilita per esso sopra la quistioni più dibattute; l. 21. c. 11. n. 4. sua Istruzione al Gualtieri mandato a Roma sopra i Presenti affari del Sinodo; ed in specie sopra la terminazione; l. 22. c. 2. n. 6. lettere che scrive all'Imperadore intorno all'allungamento procurato dal Conte di Luna; e risposte di Ferdinando; lib. 22. cap. 1. n. 3. e 4. e cap. 5. n. 7. consigli dati al Pontefice per la confermazion del Re de' Romani; lib. 22. cap. 6. n. 5. e 13. considerazioni mandate da esso a Roma pel finimento del Sinodo; lib. 22. cap. 11. n. 5. e segu. l. 23. cap. 4. n. 4. e 9. ombre tra lui e 'l Cardinal Farnese per la riformazione de' Cardinali; l. 23. c. 7. n. 4. e 5. perplessità mostrata da esso nel decreto de' Clandestini; l. 23. c. 9. n. 1. suoi ragionamenti a' Padri sopra la terminazione; l. 24. c. 3. n. 1. e c. 4. n. 11. Inno di grazie da lui cantato, e licenza data a' Prelati; l. 24. c. 8. n. 13. avvento suo a Roma, e cura impostagli