di tener il Colloquio fra i Cattolici e i Protestanti nella Città di Vormazia; l. 14. c. 5. n. 1. 2. 3. e 4.
Dieta di Spira intimata pe' 1524. ma senza effetto; l. 2. c. 10. n. 16. e 20.
Dieta di Spira tenuta da Carlo Quinto nel 1529. l. 2. c. 18. n. 1. intervenimento in essa de' Zwingliani e de' Luterani; e calunnia del Soave contra i Cattolici; ivi. Recesso favorevole a questi con piacere del Papa; ivi. n. 2. e 3. protestazione perciò d'alcune Città e d'alcuni Principi Eretici; ivi. n. 4. risposta Severa di Cesare a' loro Ambasciadori; ivi. n. 7. e 8. Lega Smalcaldica quindi nata, ed origine de' Protestanti; ivi. n. 6.
Dieta per Spira intimata da Carlo Quinto; ma di poi stabilita per Ratisbona; l. 3. c. 6. n. 2.
Dieta di Spira trasferita in Aganoa per occasione di peste; e Colloquio di Ratisbona determinato in essa; l. 4. c. 11. n. 5.
Dieta di Spira nel 1542. dove si riceve la convocazion del Concilio a Trento; l. 4. c. 17. n. 7. e segu.
Dieta di Spira nel 1544. e suo Recesso pregiudicale alla Religione; l. 5. c. 5. n. 3. dispiacere perciò del Pontefice e di tutti i Cattolici; ivi. n. 5.
Dieta di Varsavia l'anno 1564. ove si riceve da' Pollacchi il Concilio di Trento; l. 24. c. 13. n. 1. 2. e 3.
Dieta di Vormazia l'anno 1521. ove da Carlo Quinto si propon la causa di Lutero; l. 1. c. 24. n. 1.
Dieta di Vormazia nel 1545. l. 5. c. 8. n. 6. 7. e 8. promessa disegnata quivi da Cesare intorno alle controversie di Religione e protesti apparecchiati da' pontificij; l. 5. c. 10. n. 2. e 5. trattato di guerra contro a' Protestanti; l. 5. c. 13. n. 5. e 6. Recesso Imperiale, come inteso nel Concilio; l. 5. c. 15. n. 1.
Dignità; vedi Benefiziati.
Digradazioni: loro origine; e discorsi del Soave sopra di esse esaminati; l. 14. c. 4. n. 9. e segu. decreto del Concilio intorno a questa materia; l. 12. c. 5. n. 4.
Dionigi Laurerio General de' Servi è mandato Nunzio al Re Giacomo di Scozia per la convocazion del Concilio; l. 4. c. 1. n. 1.
Disciplina Zannettino Vescovo di Chironia riceve un grave insulto nell'Adunanza dal Vescovo della Cava; l. 8. c. 6. n. 1. e segu.
Disciplina ecclesiastica; vedi Riformazione.
Dispensazioni fuor della Corte Romana lasciate alla cognizione degli Ordinarij; l. 18. c. 6. n. 8. opposizioni in ciò del Soave; l. 8. c. 10. n. 11. sentenze d'alcuni Padri contra le dispensazioni; l. 21. c. 6. n. 9. discorso opposto del Lainez; ivi. n. 9. varie falsità del Soave; e specialmente che la facoltà del dispensare si convenga solo a' più dotti; ivi. n. 16. 17. e 18. decreto del Concilio sopra di ciò; l. 24. c. 7. decr. 18.
Distribuzioni cotidiane statuire dal Concilio, e calunniate dal Soave; l. 17. c. 9. n. 10. e segu. l. 18. c. 6. n. 6.
Dogmi perché destinati da' Pontefice pe cominciamente del Sinodo; l. 6. c. 7. n. 1. 2. e 3. parere de' Legati Tridentini intorno all'esame di essi; e falsità del Soave; l. 7. c. 2. n. 7. e segu. uffizij dell'Ambasciador Toledo co' Presidenti per impedirne la decisione; l. 7. c. 3. n. 1. e 2. ordini opposti dal Papa; ivi. e n. 3. fermezza de' Legati nel tirar avanti quella materia; ivi e n. 4. varie opinioni sopra di ciò nella Congregazion Generale; e determinazione che si cominci l'esame del peccato originale; ivi. n. 6. e segu.
Domenicani in qual maniera s'oppongano al decreto sopra la Concezion della Vergine; ed abbaglio in ciò del Soave; l. 7. c. 7. n. 2. fin al 6. calunnie dello stesso Scrittore contra di loro intorno all'istituzion della Penitenza; l. 12. c. 12. n. 7. e 8.
Domenico Soto Domenicano interviene al Concilio come sostituito dal suo Vicario Generale; ed a qual maniera di voto si ammesso; l. 6. c. 2. n. 5. sentenza di lui contra l'introdurre fra' Monaci la lezione della Scrittura, e contra la precedenza di essa alla cattedra della Scolastica; l. 7. c. 5. n. 3.
Drascovizio; vedi Giorgio.
Duca d'Alba Governator di Milano si studia di persuader Paolo Terzo ad unir le sue armi con Cesare contra il Re di Francia; e malignità in ciò del Soave; l. 5. c. 4. n. 27. 28. e 29.
Duca d'Alba Vicerè di Napoli ha varie cagioni di rottura con Paolo Quarto; il quale ancora gli fa carcerare il suo Agente; l. 13. c. 15. n. 1. c. 17. n. 3. e segu. pratiche infruttuose di pace fra loro; c. 17. n. 9. e 10. e c. 18. per tutto. guerra rotta da esso, e suoi varij acquisti vicini a Roma; l. 13. c. 19. n. 1. e c. 20. n. 1. e 9. trattati di concordia senza successo; l. 13. c. 20. n. 3. fin al 7. sospensione d'armi prima per diece, e poi per quaranta giorni; ivi. n. 11. Censo pel Regno di Napoli offerto da lui, e rifiutato dal Papa; l. 14. c. 3. n. 1. venuta di esso col campo a Sora; ivi. n. 3. suo pensiero di sorprender Roma, come non eseguito; e bugie del Soave; ivi. n. 5. e 6. colloquio tra lui e 'l Cardinal Caraffa; ivi. n. 8. due capitolazioni l'una pubblica, l'altra segreta stabilite fra loro; e malignità del suddetto Scrittore; l. 14. c. 4. per tutto. venuta di esso a Roma, ed accoglienze che riceve dal Papa; ivi. n. 5. ostacoli da lui frapposti in Ispagna a' negoziati del Cardinal Caraffa; l. 14. c. 5. n. 9. e 10.
Duca di Baviera; vedi Alberto.
Duca di Borbone; vedi Carlo.
Duca di Bransuic; vedi Enrico.
Duca di Cleves; condizione di lui e de' suoi Stati intorno alla Fede; l. 15. c. 5. n. 7. trattati di esso col Nunzio Commendone sopra l'adunamento del Sinodo; ivi. n. 8. sue istanze per la concessione del Calice; e pel matrimonio de' Sacerdoti; ivi. n. 9.
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