non si veniva mai ad una risoluzione efficace, anzi si andava sempre temporeggiando. Pure una sera chiamai il Fratel Sartore e gli entrai sopra ciò in discorso, dicendo che era oramai tempo provvedere. Sfortunatamente era anch'egli uno di quelli, che credevano che non entrerebbero per le stesse ragioni per cui lo credevano tanti altri più autorevoli di lui ; laonde tante me ne disse per rassicurarmi, che per quella volta non si fece altro che discorrerne e conchiudere che era bene venirci pensando.
Ma alquanti giorni dopo essendo sopravvenuta non so quale cattiva notizia, io andai alla sartoria, e senza dar più ascolto alle buone notizie, ch'egli voleva contarmi, gl'ingiunsi di metter mano alla provvisione degli abiti subitamente, e così si cominciò a fare qualche cosa. Nei giorni 12. 13. e 14. di settembre fu fatto nella basilica di S. Pietro un divotissimo triduo alla SS. Vergine per implorare la grazia in quei giorni tanto desiderata; e v'intervenne tutti e tre i giorni il Papa e numerosissimo popolo con tanto sentimento di divozione, che molti si lagrimavano di tenerezza, e tutti tornavano a casa pieni di un pio entusiasmo: di qui so che se fosse stato per Io nostro meglio, è da creder che Iddio avrebbe esaudite tante e si fervorose preghiere; ma Egli aveva nella sua provvidenza altri disegni da compiere sopra Roma.
Il fatto sta che alcuni si commossero tanto a
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