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Tuoni[1]

Havete da sapere come l'huomo questa mane à caschato nel
Peccato, et per il Peccato si trova in gran confusione.
Pero è da considerare di levissima favela, la Pia et li
beral begninita del Salvatore, che egli si sia degna
to Per te ingrata creatura Partirsi da quella sua tan
to gioconda Patria, dove egli era servito da gli An
geli dagli Arcangeli, et da tutta la corte celeste.
O christiano risguarda il mio signore, come egli Per te
si sia fatto servo, ò bonta infinita, e mansueto agne
llo, chi vi ha sforzato Pigliar le nostre colpe, Pigliar la
Morte, Per dar a noi miseri, et ingrati la vita?
O Adormentati, sepolti nel sonno del Peccato udite la
voce del Profeta Joel (canite inquit tuba in sion
sanctificate ieiunium:) cantate come dice il Profeta con
la tromba nella Chiesa, santificate il digiuno congre
gate il Populo, Adunate la gente, santificate il ie
o' miseria, o Pigrizia nostra, che state a fare? gridate, et
risonate, incitate tutti li homini à la salute grandi et
picholi, giovani e vechi, huomini e donne, non vedete
non vedete quanti se ne Perdono? Piangete, Piangete li vos
tri Peccati, et quelli del Populo; et cosi facendo have
rete in questo mondo la gratia, et nell'altro la gloria.

Laus deo V.Q.M.[2]
  1. A reception of this text can be seen in Pascual, Miguel Angel; El Operario instruido y oyente aprovechado ...: dividido en cinco tomos. Madrid, Diego Martínez Abad, 1698. Another edition in Idiáquez, Francisco Javier; Prácticas espirituales para el uso de los hermanos novicios de la Compañía ... (1858).
  2. Laus Deo Virginisque Matris