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Ill.mo e R.mo Sig.r p'rone mio oss.mo
Due anni sono confidato alle benigne grafie di V.S. Ill.ma presi ardire di communicarli il pensiero che tenevo di procurar carico à mio fratello D. Giovanni Vitelli d'una chiesa per esser stata per molti anni tal dignità in casa nostra; et per gratia del S.r Iddio per esser il padre soggetto habile à carico tale, al quale pensiero agiunse anco preghiere particolari à V.S. Ill.ma sotto la cui protettione rimesi il tutto. Hora sperando che tutto debbia riuscire in servitio di sua divina Maestà, ritrovandosi anco la casa nostra con l'occasione del S.r Ferrante Vitelli mio zio conosciuto dà N.ro S.re Gregorio hò voluto di nuovo pigliar ardire à replicare preghiere à V.S. Ill.ma si degni protegere questa casa come con tanta carità s'offerse altre volte in interponere anco il suo valore efficacissimo in ottenere il desiderato fine di qualche chiesa, potendo assicurare V.S. Ill.ma che, oltre sarà opra di carità il mantener il solito favore di prelatura à questa casa, se ne farà anco servitio di N. Sig.re essendo il padre che s'antepone con particolari doni adornato per faticare nella vigna di Dio. Prego V.S. Ill.ma ch'à questo voglia anco aggiungere di far gratia singolarissima à me, che per la morte del zio mi trovo con grandissima fameglia di nove suoi figli et miei nepoti gravato, che per fine sperando da V.S. Ill.ma e queste e maggiore gratie le prego da Dio ogni felicità; et con humil riverenza le bacio le mani.
Di Napoli li 30 d'Aprile 1621.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
humilissimo et oblig.mo servitore
Cesare Vitelli.
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Si risponda che sua signoria mi perdoni,se io non procuro vescovadi per alcuno, perche è cosa periculosa intrigarsi in simili negotii; ma se la S.tà di N.S. mi domandi il mio parere intorno alla promotione del fratello di V.S., io pigliarò informatione, et farò verace relatione. Mi perdoni se io sono timido in simili negotii, perche sono cose molte periculose.