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Ill.mo et Rev.mo Signore e padrone mio colend.mo
Signore mio, per l'obligo che io hò a V.S. Ill.ma, quale è molto non ho voluto mancare di dare humilissimamente à V.S. Ill.ma queste buone feste della santissima Pasca, che nostro Signore ce l'faccia godere felicissime quale ne le sto pregando dal cielo; et con questo supplico V.S. Ill.ma, come per l'altra mia passata la supplicai, che mi favorisse per sua gratia nella mia lite che hò della cappellania di S.t Andrea per la fluviale datami con tanta carità da V.S. Ill.ma; et hora mi bisogna litigarla, perche mi have scritto il Sig.r Matteo Torti che si faceva la causa et che ci bisognavano danari. Io hora, come Dio sà et come ho possuto et il potrà giudicare V.S. Ill.ma gli mando quattro ducati et esso Matteo ne tiene altri quali gli potrà spendere per la lite. Si che supplico V.S. Ill.ma a farmi gratia di raggionare al Sig.r Matteo e dirgli à che termine sta la mia lite et raccomandarcela. Et di questo ne la priego quanto pregar l'posso et considera il mio gran bisogno. Et con questo gli baggio humilmente gli piedi con pregarle dal cielo colmo d'ogni felicità.
Di Capua adi 3 d'aprile 1621.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Aff.mo Humil.mo et oblig.mo schiavo
Benedetto Cuoco.
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Si risponda che il caso è molto dubio, perche, se bene secondo il mio indulto, io posso dare simili benefitii, nondimeno si trova un aggiunta fatta dal Datario, che era al tempo di papa Paulo V, secondo la quale pare che la cosa sia molto dubia. Ma il mio cappella no don Matteo farà studiare il caso, et vi scriverà quello che si habbia da fare.