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Ill.mo et Rev.mo Monsignor mio padrone col.mo
Gia che la buona fortuna doppo tante disgratie di casa mia hà voluto che per li meriti di V.S. Ill.ma sia tanto amato et stimato da N.S. e che à lei tocchi à governare il mondo, havevo risoluto subbito venirmene à Roma e supplicare à V.S. Ill.ma che mi facesse haver qualche cosa dove io potesse vivere honoratamente con le mie fatiche. Ma hà voluto prima con ogni reverentia domandargliene licentia, e tutto per poter in voce sopire le difficultà e scrupuli che V.S. Ill.ma hà nel chiedere al Papa: il che non posso fare con lettere per non fastidirla e per non essere prevenuto, tra tanto la supplico con questa che voglia restar servita farmi bavere quel luogho del Castel' di Perugia, come un'altra volta la supplicai, assicurandomi che, se lei si degna domandarlo, non gli sarà negato; è per l'amor di Dio lasci da parte i rispetti e si ricordi per bora che io un giovane posso con ogni reputazione servire et faticare nel occasione, et che, se V.S. Ill.ma non m'aiuta bora che per gratia di Dio e viva e che potrebbe maggior cose di questa, non sara piu possibile il tirarsi avanti in servitio di santa Chiesa, la quale come pia madre deve abbracciare tutti quelli che desiderano servirla fedelmente come farei io, che spero riuscendovi portarmi di maniera d'essere sempre occupato nel servitio di quella in maggior cose. Se V.S. Ill.ma non mi fa questa gratia, m'assicurarò che mi habbia abbandonato, e come privo della gratia sua, me n'andarò con Dio sperso per il mondo per disperato. La supplico ancora che, se ci vuol dar niente per pagare qualche debito, mi faccia gratia mandarli quanto prima, perche non so come potrò tornarmene à Montepulciano senza haver sadisfatto, se non il Contucci, al meno il Rosticelli, che continuamente mi molesta con lettere, dovendo maritare una sua nipote. Con questo assegnamento e per non infastidirla più, devotamente inchinandomi la supplico che mi scusi e mi faccia questa gratia, assicurandosi che le ne restarò obligatissimo, con l'altre gratie che continuamente fa alla nostra
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