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Si scriva al Signor Card.le Sforza, che nel negotio di D.Felice Acquaviva ho trovato molto maggior difficultà, che non credevo, per che io non sapendo altro impedimento che di un decreto del Capitolo generale de Celestini, non mi mettevo pensieri à fargli derogare; ma si è trovata una Estravagante di Martino quarto, la quale prohibisce sotto pena di scommunica latae sententiae, che nessuno mendicante possa passare a gl'ordini monastici senza espressa licentia del Papa, eccetto alli Cartusiani. Ho parlato à N.S. questa mattina di D. Felice raccomandato di V.S. Ill.ma et mi ha risposto, che non vole aprire questa porta di lassare passare mendicanti all'ordini monasti ci. Però V.S. Ill.ma piglierà in bene questa repulsa, già il caso propostomi è molto diverso, etc.