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Ill.mo et R.mo Signore padrone nostro col.mo
Essendoci stato referto ch'il padre Provintiale de Giesuiti ha scritto che debba trasferirsi in Ancona et ivi fermarse il nostro padre Giovanni Battista Ulivieri, che da puochi mesi in quà ha rimpatriato e dato saggio della bontà e suo valore, così nelle private come nelle publiche attieni, non possiamo però tacere che tal mutatione sarebbe di nostro disgusto, quale tanto maggiore s'accresce, quanto molti gentilhuomini della nostra città et amorevoli di questo collegio e della congregatione restan tutti meravigliati di tal novità, et hanno fatto ricorso à noi, acciò opriamo con il rev.mo padre Generale che non rimuovi questo buon padre. E se bene noi scriviamo a d.o R.mo, havemo anco voluto supplicar' V.S. Ill.ma ad interporsi con S.P. R.ma per l'effetto della gratia che maggiore non possiamo desiderare per li rispetti suddetti dalla molta bontà di V.S. Ill.ma alla quale facciamo humilissima riverenza e preghiamo salute.
Da Macerata li 27 novembre 1620.
Di V.S. Ill.ma e Rev.ma
Humil.mi e devot.mi servitori
Li Priori di Macerata.
Sig.r Card. Bellarminio.
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Si risponda che ho parlato con il p. rev.mo Generale et l'ho pregato che non permetta che il p. Gio. Battista Ulivieri sia levato da cotesta città per mandarlo ad Ancona. Se questo riuscirà sarà molto charo che le Signorie Vostre restino sodisfatte.
(prima manu). Ancona. Mi ha risposto, che parlerà con il P.Provinciale, et procurerà che resti cosi. Il che se riuscirà, mi sarà...etc.