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Ill.mo et R.mo S.re
Sono molti giorni ch'io non hò nova della salute di V.S. Ill.ma la prego mi ne faccia gratiasche molto la desidero, et con questa occasione son costretta supplicarle un favore che il Padre Gregorio Albertino Caracciolo mio parente religioso de Chierici minori professo et d'Evangelo, si ritrova in detta Religione mal sano et con pochissima salute per lo che desideraeentrare nella Religione de Padri Celestini per miglioramento di sanità, per tanto supplico V.S. Ill.ma mi facci grafia scrivere al Padre Generale de Celestini che voglia fare ricevere in sua Religione questo mio parente che del tutto ne restarà obligatissima a V.S. Ill.ma e riceverà la grafia per singola re in persona mia che per fine le bacio le mani e N. S.r la guardi. Di Napoli li 17 di Novembre 1620.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Aff.ma serva
La duc.ssa di Mon.ne.
S.r Card.e Bellarmino.
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Si risponda, che non è molto, che un Padre Theatino di casa Acquaviva, volse passare alla congregatione de Monaci Celestini per una simile ragione, che hora adduce V.E. et il Papa non volse concedere in conto veruno simile passaggio; et il medesimo farebbe, se io gli proponesse hora un passaggio tanto simile. Et la causa è, perche Papa Nicolo quarto ha fatto una bolla, nella quale prohibisce il passaggio delli Religiosi mendicanti, come sono questi clerici regulari, alli monaci, come sono li Celestini, et questa prohibitione è sotto pena di scommunica riservata al Papa. Hora consideri V.E. se il Papa concedesse questa cosa, havendo negata una simile questo istesso anno quanto male saria presa. Aggiongo, che li Padri Celestini sono molto alieni da pigliare simili religiosi, che non hanno perseverato nella sua prima vocatione etc.