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Molto Reverendo Padre. Si è proposto alla Santità di Nostro Signore il contratto matrimoniale seguito costi, fra Giovan Battista della Lena Luchese et una gentildonna di cotesta Città, et non solo rato per verba de praesenti ma ancor consumato, et che gia la donna si trova gravida. Et perche hanno inteso, che questo Gio. Battista ha un'altra moglie in Italia, hanno procurato che si separassero, et non potendosi separare senza scandalo, si domanda dalla Santa Sede Apostolica la dispensa in matrimonio rato non consumato. La Santità Sua mi ha commesso, che io scriva al vescovo di Lucca per la verificatione di quello, che Vostra Paternità molto Reverenda dice costì essersi saputo, che quel Giovanni Battista habbia presa un'altra moglie in Lucca. Io ho scritto, et ho havuto risposta, che Giovanni Battista della Lena Luchese pigliò per moglie, non in Luca, ma in Pisa, una donna per nome Livia, l'anno 1611; et iu fatto il matrimonio per verba de praesenti, ma non fu consumato; et di ques to mi ha mandato fede authentica così il Vicario dell'Arcivescovo di Pisa, come il Parrocchiano, che fu presente al matrimonio, et insieme mi hanno assicurato, che per una certa causa vennero in discordia fra loro lo sposo e la sposa, et non volsero andar avanti in quel parentado. Udito tutto questo, la Santità di N.ro Signore et considerate le cause che Vostra Paternità allega per dispensare in quel matrimonio, massime che Giovanni Battista non possa tornare in Italia senza periculo della vita, et che la donna costi sia di casa nobile, et non habbia colpa in questo negotio, si è compiaciuto di dare la dispensa, in matrimonio rato non consumato, come la dà in virtù di questa mia lettera. Ma perche questa è una dispensa grande, et non suol darsi se non à Principi grandi per cause gravi, la Santità Sua vole, che il nuovo contratto del matrimonio si faccia piu occultamente che si possa, ma con la presenza di Vostra Paternità come Vicario o Vice-Vicario, et dalli testimonii necessarii, et che non si divulghi, se non è questi che sanno l'impedimento, et che
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