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a proseguir animosamente la lite contestata dall'attore assegnante, overo potrò desistere (essendo contraria) da quella coll'accomodarmi in qualche modo per estinguere le fiamme delle liti. E mentre la vò con reverenza et humiltà supplicando della risposta, insieme le auguro da Nostro Signore il premio delle sue sante fatiche. Con che a V.S. Ill.ma inchinevolmente bacio le sacre vesti.
Di Bergamo il di IX settembre 1620
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Humlliss.o et obligat.mo Servitore
Giovan Paolo Almerino.
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Si risponda che la cosa è chiara, che il patrimonio non gli si può torre fin che V.S. non habbia entrata sufficiente e secura per tutta la vita sua, ò di chiesa o d'altrove; et il Vescovo non può permettere che V.S. rinuntii al patrimonio finchè non sia provista di entrata sicura per tutta la vita.