Molto Ill.re signor Cugino, Mi rallegro di cuore del figlio maschio nato al signor Servilio, et signora Agnese,sua consorte, et figlia di V.S. sperando, che havendo cominciato, seguitaranno à farne de gl'altri, [il Signor Marcello mi scrive, che v&le stampare in Fiorenza la sua versione italiana del mio libro de arte bene moriendi, et di qui raccolgo, che voglia stare ancora un buon mese in Fiorenza. Piaccia à Dio, che non gli faccia male quell'aria, la quale non è buonissima l'estate. Ma se habbia buoni ministri, potrà lassar fare à loro, et esso ritirarsi costi al Vivo. Quanto al tornare à Roma, non è espediente prima,che rinfreschi bene, cio è alla fine di Ottobre.
Le stanza sue sempre saranno sue, et à me sempre sarà charo di vederlo, et haverlo apresso. Ne occorrendomi altro, fo fine con pre gare à V.S. ogni contento. Di Roma li 19 di Giugno 1620.
Di V.S. molto Ill.re
Cugino aff.mo per servirla
Il Card.le Bellarmino.
Signor Antonio Cervini
al Vivo.
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Al molto Ill.re Signor Cugino il Signor Antonio Cervini
Montepulciano
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