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Amatissima et R.da Nipota, Hò preso molta consolatione della devota attione che havete fatta nel vestirvi monaca. Et mi è parso molto a proposito il nome di Suor Diodata. Bisogna hora corrispondere alla santa vocatione, massime in questo anno del novitiato, perche per ordinario chi fà molto bene il novitiato, fà poi gran'frutto doppo la professione in tutto il tempo della vita. Sopra ogni cosa è necessario esercitarsi bene nei tre voti prima di farli, non volendo ne tenendo cosa per propria, tenere serrati gli occhi e le orecchie ad ogni vanità, perche per quelle porte entrano le tentationi e desiderii sensuali; ma sopratutto tenendo la Madre Abbadessa in luogo della Beatissima Vergine, et il P. Confessore in luogo di Cristo Nostro Signore. Da questo esercitio cominciato bene nel Novitiato seguita una vita perfetta e piena di consolatione sino alla morte, e per il contrario chi non s'avvezza dal principio a mortificare li sentimenti e la voluntà, e non ammettere nel cuore altro amore che di Dio e del Paradiso, sempre vive infelice, combattuto da pensieri e desiderii di cose mondane. Io non voglio essere più longo. Pregate Dio per me, che mi tiri presto a casa sua. Di Roma li 23 di maggio 1620.
Vostro zio amorevole
Il Card. Bellarmino.
Suora Diodata.
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Alla m.to R.da Suor' Diodata, Nipote amatissima, nel monasterio di S.Bernardo. Montep.no.