Page:EBC 1620 05 14 2236.pdf/1

From GATE
This page has been proofread


Ill.mo et Rev.mo Sig.re Padrone col.mo
Se ne ritorna costa mons.re arcivescovo di Salerno con tanto honore che niuno fu mai in questo paese in tanta stima tenuto, e la sua partita è stata non solo dai Principi e dalla corte, ma da tutti universalmente reputata una perdita grandissima. Hà sostenuto con tanta dignità l'offitio che hà molto ricuperato di quello che si era perduto e particolarmente ha reintegrato la sua iurisdittione in maniera che i successori troveranno la strada per sempre spianata a conservarla e l'hà fatto con tanta prudenza che n'hà riportato affettione e lode. Egli è particolarissimo servitore di V.S. Ill.ma, onde mi pareva mancare al mio debito se io non ne havessi detto almen questo poco. Da detto mons.re Arcivescovo intenderà V.S. Ill.ma lo stato e qualità della mia opera. Aspetto ch'ella mi favorisca di risposta perche io mi possa risolvere della dedicazione. Harò per gratia di saper se ha ricevuto le lettere che le scrissi una di Parigi e due di qui, nel particolare che V.S. Ill.ma sà, perchè ne stò con gelosia. Fo riverenza à V.S. Ill.ma et R.ma e prego il Signore Iddio che la conservi lungamente alla sua santa chiesa.
D'Anversa li 14 maggio 1620.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Humilissimo et obblig.mo servitore
Baldasar Nardi.