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[V.S. Ill.ma mi ha molto consolato con due sue amorevolissime lettere, parendomi per esse vedere che ella per sua gratia compatisce]
In quanto a Francesco Maria non trovo che egli habbia ne in parole ne in fatti dato occasione alli Sig.ri suoi nipoti, di ritirarsi da noi, et assicuro V.S., che non hauriamo mancato di fare quanto havriamo saputo et potuto...
A quella parte poi che V.S. Ill.ma mi dice che io non mi maravigli se non può dare a Marcello grandi entrate, perche ha poco che dare et molti parenti poveri, rispondo che noi non haviamo mai preteso grandi entrate, ma solo all'occasione di vacanza qualche poco piu di entrata con la quale et con quello che già V.S. Ill.ma ci ha per sua benignità favorito, Marcello potesse trattenersi in domo senza agravare il fratello che se bene non è hora di piu poveri, anzi vedo che fra pochi anni potria essere per la molta famiglia che ha et che tutta via va agumentando si può credere che possa bavere per la età giovenile sua e della moglie. Io sono già tanto gravato con gli anni che non so piu buono a giovarli et aiutarlo a liberarsi da debiti, non che a metter inanzi qualche cosa per le figliole, poichè credo poco devo star in questo mondo dove ho tanti fastidii; ma mi consolo che ho fatto quanto ho saputo per conservare l'honore et robba di questa casa con le mie fatiche et con la dote di mia consorte et con la dote della sig.ra Maria che V.S. Ill.ma m'ha dato ho casato Agnese mia figliola honoratamente, et di quello che mi resta saranno heredi i pronipoti di V.S. Ill.ma. E quanto a Marcello non solo non si intrigherà nel governo della corte di V.S ma a lei sarà sempre insieme con tutti noi altri obbedientissimo; et alla casa sua et sig.ri suoi nipoti saremo sempre buonissimi parenti et servitori...