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Ill.mo et Rev.mo monsignore padrone mio colendissimo Per la vacanza della prepositura mi è parso bene attenderci Galieno mio fratello, tanto più dovendola dare la nostra communità, dove per mezzo delli nostri parenti et amici haviamo disposto il negotio in maniera che quasi tutti lo desiderano. Ma per essere ve nuta una lettera di Madama alla communità che non si faccia senza lei, mi sono risoluto ricorrere à V.S. Ill.ma supplicandola con ogni affetto che si degni, se pero gli pare, di scrivere à Madama che, dovendo raccomandare qualcheduno per tal effetto, si compiacesse raccomandare mio fratello ancora, che con questa raccomandatione sarà sicurissimo che dalla città non mancara. E perche il negotio patisce dilatione, se si risolve a farci questa gratta, si degni scrivere quanto prima acciò non siano prevenuti; ma il tutto rimetto à V.S. Ill.ma, alla quale ricordandomi servitore humilissimo bacio devotamente la veste e prego il Signore che la prosperi in santa felicità.
Di MontePulciano li 12 d'aprile 1620.
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Humiliss.o et oblig.mo servitore
Matteo Benci