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Molto Ill.re Signor Cugino, Hebbi la sua lettera delli 18 di Marzo, se bene mi ricordo, perche non posso negare che l'età grave et li molestissimi negotii non mi facciano scordare di molte cose, quando poco importano. La morte del signor Bartoletto è stata favorita da Dio per quanto intendo, havendo presi tutti li sacramenti con molta devotione. Mi sono bene maravigliato che V.S. sia andata al Vivo con questi freddi, potendo servirsi di altre persone, che pure non gli mancano, così figlioli, come servitori, essendo lei et per l'età, et per la poca complessione assai debole. Ne essendo questa per altro, gli prego da Dio la buona pasqua, et ogn'altra prosperità. Di Roma li 10 di Aprile 1620.
Di V.S. m.to ill.re
Cugino aff.mo per servirla
Il Card.le Bellarmino.
Signor Antonio Cervini
Montepulciano
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Al m.to ill.re Signor Cugino, il Signor Antonio Cervini
Montepulciano