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molti che quella chiesa era del curato, al quale sono succeduti li Padri Giesuiti. Et è notorio che quella chiesetta haveva una porta che rispondeva nel giardino: la qual porta intendo che hanno serrata quelli bettolini di propria autorità. Io prego V.S. Ill.ma che come siamo fratelli nel sacro Collegio, cosi siamo uniti in santa charità, e ci contentiamo di quello che sarà risoluto dalla giustitia, perche la giustitia et la charità sono sorelle. Con questo bacio le mani, etc.
Signor Cardinal d'Ascoli.
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Bellarmin au vicaire d'Ascoli.
Ill.re et molto R.do Signore. Verte una causa fra li Padri della Compagnia di Giesu et certi cittadini di cotesta città, per cosa di una cappelletta attaccata al collegio delli Padri. Io non dubito che V.S. farà la giustitia; nondimeno perche intendo che monsignor Ill.mo d'Ascoli,come protettore di quelli che pretendono quella cappella ...
mi è parso necessario che ancor'io raccomandasse la parte della Compagnia di Giesu, della quale io mi conosco et professo esser figlio lo. Ma credo che il Signor Card.d'Ascoli et io facilmente ci accordaremo alli termini di giustitia. Resta solo che il giudice ò li giudici non guardino alle persone, ma alla giustitia; il che tengo certo che la faranno, etc.
Al Signor Vicario di Ascoli.