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Molto Ill.re Sig.re. A V.S. che vede et legge volentieri le cose mie, (ancor'che non habbino in se stesse quelle parti che da lei se gli attribuiscono) non poteva se non essergli accetto il libretto mio uscito poco fa dalla stampa, et mandatogli dal S.or Marcello in nome mio. Se lo goda però con quel frutto che lei m'accenna, non potendo io sentir'gusto maggiore che l'essere accertato che si cavi utile dalle fatiche mie. Nel resto io me la passo assai meglio, et spero con l'aiuto di Dio di potere per la prossima Quaresima tornare alle solite fatiche mie publiche e private. Et pregando à V.S. con tutti di casa ogni bene ne gl'offero, et raccomando con tutto l'animo. Di Roma li 22 febraro 1620.
Di V.S. molto ill.re
Cugino aff.mo per servirla
Il Card.le Bellarmino.
S.r Ant.o Cervini.
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Al m.to Ill.re Sig.or Cugino amat.mo il S.or Antonio Cervini
Montepulciano