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Se ne viene à Roma Mons.re Vescovo di Cività Ducale, in particolare per un negotio toccante all'Abbate Don Patritio suo nipote. Egli che si persuade con molta ragione che V.S. Ill.ma favorischi cortesamente i miei uffitii con lei, mi ha ricercato di raccomandarle detto suo nipote, et io che godo di confirmare questa opinione à chi si sia, et tanto più al medesimo Prelato, al quale desidero compiacere, supplico V.S. Ill.ma vivamente, con la confidenza che mi promette la sua benignità et amorevolezza, che sia servita di favorirlo in quello che le parerà di potere, in gratia mia, sicura di farne à me favore particolare, del quale le riconoscerò altretanto obligo et à V.S. Ill.ma bacio le mani.
Al S.r Card.le Belarminio. 21 Febraro 1620. In Piacenza.