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Illustrissimo et Reverendissimo Signor mio, Sig.r Colendissimo
Avanti Natale pregai Monsignor Sermatei che facesse riverenza et me raccordasse humile servitore a Vostra Signoria Illustrissima et Reverendissima augurandole per mille anni le sante Feste Natalitie felicissime et perchè è venuto dalla stampa l'Autenticità et interpretatione delli Caratteri sopra posti nel manico del cortello di San Pietro del quale Vostra Signoria Illustrissima n'ha informatione. ho voluto inviarlene una copia acciò vedda la realtà et verità de detta Reliquia son trattenuto io qui in Venecia, due anni con spexe et patimenti assaissimi per vederne una volta il fine ad laudem Dei et honorem Sancti Petri, se parerà alla molta sua prudenza che si raccordi modo facile di poterlo havere a Roma resti servita acennarmelo che quello non si fece a primi zorni per quei rispetti che Vostra Signoria Illustrissima sa benissimo si operarà hora di supplire che trovando me io carico d'anni, 72. dovendo adoprarmi per questa translatione non s'ha da tardar molto, ho io anco revelato il pastorale de Santo Marco quando era vescovo di Alessandria che questi Signori lo ponno reporre a loro piacere dove sta reposto l'istesso coltello. Non ne ho receputo pur un minimo ringratiamento non che ricompensa, se bene ne ho travagliato molto et patito et speso assaissimo se da qualche benigna mano sarà favorito con raccordar questa attiene fatta da me Notabile alla santa Christiana Religione acciò ne sij fatto consapevole chi me ne può anco riconoscere poichè in domo Romana Mansiones multe sunt. Come facile sarà alla molta autorità di Vostra Signoria Illustrissima me darà occasione de adoprarme in altra et pregar per lei. Attenderò suoi comandi che humilmente me le ricomando, indrizi le sue dirette a me al Sig.r Sermatei.
Di Venecia li 28 Decembre 1619.
Di Vostra Signoria Ill.ma et Rev.ma Servitore humilissimo Gio. Batta Cominelle prete