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Non hò potuto rispondere alla benignissima lettera di V. M.tà Christianissima scritta nell'ottobre dell'anno passato, prima di questo giorno, nel quale me l'hà data il P. Abbate Generale de'Celestini, che hieri al tardi arrivò à Roma. Hò sentito gusto particolare, che il suddetto P.Abbate Generale habbia dato sodisfattione alla M.tà V.Christianissima con la sua prudenza e charità in pacificare,et unire la Congregatione de' Celestini in Francia. Del tutto rendo gratia à Dio N. S.re dal quale dipende ogni bene, et à ciò non ritorni à pullulare il male della discordia, et disunione, raccomando con tutto il mio affetto alla protettione di V. M. Christianissima l'istessa Congregatione, et io non mancarò mai di pregare Iddio N. S.re per la longa vita di V.M. Christianissima et compimento di ogni suo santo desiderio, massime nel governo di un'Regno cosi grande,et potente, come è il Regno di Francia, et è Christianissima faccio humilissima riverenza. Di Roma il primo di febraro 1619.
Di V. M.tà Christianissima
Devotissimo servitore, et humilissimo
Roberto Card.le Bellarmino.