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Ill.mo et rev.mo Sig.re patrone nostro col.mo
Nella nostra collegiata olim di San Benedetto erano quattro mezze parti, delle quali vacando una unita à don Gregorio Gislante et li fu fatta nova bolla; pigliò il nuovo possesso et entrò con il titolo dell'Heddomadario, come hanno fatto gl'altri, et perse il suo stallo e fu ultimo; rimasero due parti, le quali sono state unite con la provista del canonico Onofrio. D. Horatio Monaco di mezza par te havendo pigliato nuovo possesso, ci è stata fatta nova bolla con il titolo anco dell'Heddomadario. Al Valla è stato fatto buono il decreto dell'unione et non solo non have.ci pigliato possesso, ma di ce esser canonico come prima, il quale bave bolla di canonico dia conale et non scende al stallo ultimo; la quale cosa è di molto pregiuditio à gl'ultimi che portano gran peso. Anzi conforme al breve apostolico ci pare,se non c'inganniamo, che perda il titolo, poichè dice= Supprimimus quomodocunque vacaverint nomen et titulum canonicorum= Di più have voluto adottare la prebenda come primo; et D.Ho ratio Monaco anco l'è stata conferita la prebenda dal Sig.r Vicario; il che crederne non sia secondo l'intentione di Sua Signoria ill.ma, perche l'altri hanno haute solo il canonicato senza prebenda, quali à D.Francesco Valentino, il quale fu primo et hebbe il canonicato ò heddomadariato nel mese apostolico, conforme à questo vacato hoggi: li fu scritto dal secretarlo ch'era volontà di V.S. Ill.ma che non solo fusse ultimo, ma che facesse adottare la prebenda à tempo che erano quattro, dui canonici diaconi et due subdiaconi, che non dovevano precedere à quello di tutta parte presbitterale.
Pregamo V.S. Ill.ma che ci facci gratia farci giustitia et ordinare che si faccia nova bolla et sia ultimo con il titulo degl'altri heddomadarii, acciò non stando con tante sue pretensioni Sfacci aggravio à gl'altri, e che s'adottino le prebende conforme il solito; chè dell'uno et dell'altro ne lo pregamo come servitori di V.S. Ill.ma, alla quale per fine facendo riverenza li pregamo dal cielo ogni colmo di felicità. Da Capua di 26 di marzo 1617.