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Molto Ill.re Sig.or Nipote, Troppo presto comincia la sua con sorte et mia nepote à fare le figlie; doveva imitare sua madre et la madre di V.S. et fare al meno due figli maschi; ma lei dira che questo non sta in poter suo,ma del Creatore, al quale nessuno può domandar ragione delle sue opere. Pigliamo dunque dalla mano di Dio quello che ci dà, et ringratiamolo di ogni cosa.
Li signori operai di Santo Agostino mi scrissero che si contentavano di dar la predica à quel Baccelliere che io gli raccomandai: ma per ancora non si è vista la patente. V.S. potria domandarla, perche io gli scrissi che la dessero à V.S. et che lei la faria capitare in mano del P. Confessore di Madama Serenissima, et esso la darebbe al P.Baccelliere. Con questo saluto V.S. con tutta la casa, et gli prego da Dio ogni prosperità. Di Roma li 13 di Agosto 1616.
Di V.S. M.to ill.re
Zio aff.mo
Il Card.le Bellarmino.
Sig.or Francesco Maria Cervini.
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Al M.to Ill.re Sig.or il Sig.or Francesco Maria Cervini.
Montepulciano