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Molto Ill.re Sig.or Cugino, Ho inteso con molto gusto, quello che V.S. mi scrive del parentado della Sig.ra Agnese sua con il signor Servilio Petrucci, si per la nobiltà, come per le buone qualità del giovane; non posso se non lodare il giuditio di V.S. et approvare quanto lei ha fatto, et pregarò Iddio che gli faccia godere longo tempo l'allegrezza di questo parentado. Ho fatto vedere la lettera di V.S. al sig.or Abbate, et mi ha detto gran bene del sig.or sposo. L'ho anco mostrata al sig.or Marcello, il quale si è anco rallegrato di si buona nuova. Ne essendo questa per altro, prego da Dio à V.S. et à tutta la sua casa ogni felicità. Di Roma li 7 di Giugno 1614.
Di V.S. m.to Ill.re
Cugino Aff'mo
Il Card.le Bellarmino.
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Sig.or Antonio Cervini.