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Molto R.do Padre mio. Ho visto quanto mi scrive la R.V. intorno al Breve di S.Ubaldo, et della diligenza fatta con Monsig.or Vescovo di Perugia, per sapere la verità della licenza de superiori intorno alla stampa di tal breve. Ma perche questo negotio tocca propriamente alla congregatione dell'Indice, à quella ne darò conto il primo giorno che si havrà, et spero, che il Breve sarà prohibito, et l'inquisitori, et loro Vicarii ammoniti. Et quando paria alla Congregatione del S.to Offitio, ho faro volentieri, massime che di sei Cardinali dell'Indice, li primi cinque siano ancora del S.to Offitio.
Questa lettera di V. R. mi è segno, che lei non ostante l'età grave, sia bene, et possa ancora servire à Dio, et alla sua Chiesa, del che molto mi rallegro. Io similmente, se bene piu che settuagenario, mi trovo bene, et non manco à functione nessuna. Oremus pro invicem, ut salvemur. Prego da Dio alla R.V. felice principio di questo nuovo anno, et essito piu felice. Di Roma li 31 di Decembre 1613.
Di V.R. fratello, et servo in Xo
Roberto Card. Bellarmino.