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Alla terza del servire per settimana, io non credo di potere alterare la constitutione di Papa Marcello, essendo espressa ne sacri canoni et renovata nel Concilio di Trento, et anco mi pare vederla confirmata nella constitutione di Mons'r Spinello, et se bene il concilio da tre mesi di vacanza, nondimeno non concede che possino i Canonici godere in quel'tempo altro che la prebenda, et li Canonici di Capua, che sono quaranta, hanno più volte per mezo mio domandato gratia di servire con qualche vacanza, senza perdere le distributioni, et non l'hanno mai ottenuta, et non è gran'cosa che un'Canonico dedicato al culto divino, dia ogni giorno due ò tre hore à Dio, restandogli tutto il resto di 24 hore per servitio proprio. Et quanto all'aria sottile, questo era noto à Papa Marcello, et però si contentò che non cantassero il matutino di notte, ma non gli parse causa legitima per non servire ogni giorno. Se le SS.VV. potranno ottenere dal Papa qualche gratia, io volontieri l'aggiongerò alle constitutioni.
Quanto à quello che scrivono le SS. VV. nell'ultima lettera di quelli che dopo l'assenza cominciano à tornare à servire, mi pare che dicano benissimo, ma non pare che sia bisogno fare di questo mentione nelle constitutioni, essendo de jure communi che il Canonico cominci à guadagnare il giorno che comincia à servire.
Questo è quanto per bora hò voluto dire alle SS. VV. alle quali prego da Dio ogni contento. Di Roma il di 23 di Novembre 1613.
Delle SS. VV. Illustri et m.to Rev.
Come fratello
Il Card. Bellarmino.
SS.ri Can.ci et Cap.lo di Montep.no.
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All'Ill.ri et m.to Rev. SS.ri li SS.ri Canonici et Capitolo di Montepulciano.