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Molto ill.re Sig.r Cugino. Ho visto quanto V.S. mi scrive, et la scrittura mandata al Sig.or Marcello, suo figliolo, et mi rimetto à quanto lei scriverà. Una sola cosa gli dico per certo, che ò vero la lite si accommodarà costi, prima che il Sig.or Alessandro venga qua à Roma, se non si accommodi costi, qua non se ne parlerà mai, quando sia qua il Sigor Alessandro, perche io non voglio esser giudice, ne voglio che qua si contenda fra due cugini: et cosi non sarà necessario che V.S. pigli fastidio di venir qua.
Quanto al ricorrere alla giustitia, mi rimetto alla prudentia sua, ma gli raccomando l'edificatione. Il Sig.or Marcello fin'hora sta bene. Iddio conservi V.S. con tutta la sua fameglia. Di Roma li 28 di Luglio 1612.
Di V.S. m.to ill.re
Cugino aff.mo per servirla
Il Card. Bellarmino.
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Al m.to ill.re Sig.or Cugini, il Sig.or Antonio Cervini.
Al Vivo.