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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Io vissi sempre devotiss.o ser.re del Ser.mo Duca padre di V.A. Ser.ma et Sig.re mio, et desiderai di continuo occ.ni di servire a quel'A. Ser.ma L'istesso animo havrò verso di V.A.S. et se mi farà gratia de suoi comandamenti conoscerà dagl'effetti medesimi quanto io stimarò di servirla, et obedirla. In tanto mi condolgo con V.A.S. della perdita di principe, e p.re di tanta stima, e valore, et come prego il S.re che gli dia il paradiso, cosi conceda a V.A.S. longa e feliciss.a vita, acciò dalla prudenza di lei vanghino governati cotesti stati nel modo che si spera per la bontà, et valore dell' A.V.S.ma. Nel resto rendo infinite gratie alla benignità di V.A.S. della parte, che si è degnata darmi di si grave accidente, col mezo dell'humaniss.a sua l.ra, et del S.r Claudio Gonzaga mandato a N.S. et facendogli hum.a riverenza prego di nuovo a V.A.S. ogni desiderata felicità. Di Roma il di X d'Aprile 1612.
Di V.A.Ser.ma
Devotiss.o servitore
Il Card.le Bellarmino.