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per giustitia si aspetta il farne la risolutione senza intromettersi per per alcuna delle parti.
Quanto poi a carcerati havendo inteso che tutti sono laici et vassalli di V.A. cosottoposti alle jurisditione temporale non gli è parso a proposito di volere entrare in sapere compenetrare la cagione perchè sieno processati, che questo tocca a quei tribunali et giudici che hanno le cause innanzi i quali tirono i processi fino alla sententia prima che faccino sapere altro al Principe, e per ciò può essere ohe Mad.ma Ser.ma non habbia ancora havuto notitia, nè li sieno state proposte le cause loro, e perche è stato quà alle settimane passate Ill.re Abbate della Ciaia nepote dell'Ill.mo potrà havere notitia dal medesimo, et solo potere assicurare S.A. Ill.ma che Mad.ma Ser.ma conserva ottima voluntà verso di lui, si come all'incontro può tener per fermo che tutte le risolutioni che si fanno quà venghino fatte con tutte le considerationi poi che ci si amministra così buona et santa giustitia et con molta carità quanto si possa mai desiderare sotto qualsivoglia principato. - Secondo la suddetta sustantia a me parrebbe che si potesse dar risposta alle suddette due lettere. Et quando si volesse abbreviare quella di Mad.ma Ser.ma si potrebbe solo trattare del primo capo dell'unione et quanto a prigioni rimettersi al Padre Confessore.
Così Mad.ma Ser.ma comanderà che io faccia altro la servirò come devo et me gli ricordo obligatiss.mo servitore. Di Casa, il dì 30 Sett.re 1611
Di V.S. M.to ill.re
Aff.mo Ser.re
Niccolo dell'Antella.
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Al molto ill.re et Pròn mio oss.mo il S. Curtio Picchena, Ser.rio Di S.A.S.