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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Quando intesi la morte della Ser.ma Madama consorte di V.A. Ser.ma me ne dolsi con me stesso per molti rispetti, ma principalmente per il dispiacere che V.A.S.ma poteva sentire da si cara perdita. Hora che lei con tanta humanità si è degnata darmi parte con lettera particolare di questo accidente torno a condolermi, et a pregare Dio N.S. che dia il paradiso a quell'anima, come si può sperare per la sua santa vita, et a chi resta conceda ogni consolazione, longa et feliciss.ma vita. Nel resto, rendendo gratie infinite a V.A. Ser.ma della memoria che si degna tenere della mia servitù verso di lei, secondo me n'ha dato segno in questa occ.ne la supp.co a favorirmi ancora de suoi comandam.ti et hum.te gli faccio riverenza. Di Roma, il di 24 di Sett. 1611.
Di V.A. Ser.ma
Devotiss.o servitore
Il Card.le Bellarmino.