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Ill.mo et R.mo Sig.or mio Oss.mo
Non farò catalogo delle cause, che mi hanno resa carissima l'oratione dedicatami dal S.orMarcello Cervini, ne mi difonderò nella stima, che gli ha accresciuta la I.ra con la quale V.S. Ill.ma si è degnata d'inviarmela perchè la sua prudenza conoscerà tutto questo.
Mi sodisfarò ben di dirle, che mi rallegro molto dell'honore, che questa tenera pianta ha cominciato a rendere alle vecchie, et che non solo godo d'un affettione, che ha le radici cosi antiche, ma son per goder anco di mostrarmi averso i discendenti della S.ta Mem.a di Papa Marcello vero erede della volontà de miei maggiori, et buon pagatore del molto, che me li obbliga il rispetto et comand.to di V.S. Ill.ma la quale non dovendo sentir rimorso di omissione alcuna, si perchè ella non ha da vestir verso di me ufficio se non di mio S.re come perchè ella può haver conosciuto me ancora alieno da complimenti è pero supp.ta a deporne lo scrupulo, et le bascio humilis.te le mani. Di Caparola li 22 Sett.re 1611
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Humiliss. Servitore
Il card.Farnese.
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All'Ill.mo et R.mo S.re mio oss.mo il Sig.or Cardinale Bellarmino.