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Poichè la S.tà V. si è degnata fare al devoto suo servo, e oratore Cosmo Arciv.o di Corinto, per grazia di Dio riconciliato alla S.ta chiesa cattolica Romana, molte grazie, delle quali gliene resterò in eterno obbligato, la supplica umilmente di fargli fare fede autentica o per bolla, o per breve,o come più gli piacerà, della autorità concessagli di potere riconciliare altri Greci nella Morea, sua provincia, alla S.ta Madre chiesa cattolica Romana, non potendo essi cosi facilmente ricorrere a piedi di V. Beatitudine; come anche di avergli confermato il pallio del suo arcivescovado, e il titolo datogli dal patriarca di Costantinopoli, di legato per tutta la Morea. E finalmente la supplica di qualche sussidio caritativo per le molte spese, che ha fatto,e ha da fare nel viaggio.
Beatissimo Padre.
Cosmo Arciv.o di Corinto, umilissimo servo, e oratore della S.tà V. essendo di partenza, e avendo fatto gravissime spese in un viaggio cosi lungo, supplica la molta benignità, di V. B.e a dargli qualche poco di sussidio caritativo, come si è degnata in voce di dargliene intenzione, che aggiungerà questo agli altri molti obblighi che ha alla S.tà V. Quam Deus.
Vivae vocis oraculum.
La di N.ro Sig.re Papa Paulo V si contenta ohe Monsig.or R.mo Cosmo Arciv.o di Corinto possa riconciliare alla S.ta Chiesa Romana i Greci della sua provincia e fargli fare la professione della fede, nel modo che l'ha fatta lui, e gli do autorità di assolverli dalle censure, con imporgli penitenza salutare. E in fede di tutto questo dichiarato a noi da Sua S.tà vivae vocis oraculo, abbiamo sottoscritto questa scrittura di nostra propria mano, e fattoci mettere il nostro sigillo questo giorno 17 di Giugno 1610.