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Molto R.do Padre mio. La lettera di V.R. mi è stata data in questa ora, che è venerdì sera, quando scrivo per Napoli, però dirò quello che mi occorre per riservarmi a scrivere un'altra volta, se la grazia si potrà avere, ma se non scrivo altro, sarà segno che il negozio sia disperato. Mi occorre dunque dirgli che il Papa sicuramente non risolverà niente, se gli si domandi la grazia che V.R. propone, ma la rimetterà alla congregazione. La congregazione sicuramente darà la negativa, perchè così l'ha data ai padri di San Domenico per il B. Luigi Bertramo e per la B. Margherita da Città di Castello. Anzi l'anno passato Sua Santità non volse che dicessero messe in chiesa nostra altri che i padri della Compagnia, e ci è stata gran difficoltà ottenere per l'anni seguenti qui in Roma dove si riposa il corpo santo. In somma le cose vanno strettissime nella congregazione. Tuttavia consulterò con il padre Generale e secondo il suo indirizzo incamminerò il negozio.
I salmi si cominciano ora a stampare qui in Roma, e spero che al settembre si potranno avere; e ne farà parte subito a V.R., se avrò modo di mandarli. V.R. preghi Dio per me, che sa quanto io confidi nelle sue orazioni. Di Roma li 11 di giugno 1610.
Di V.R. Servo in Cristo
R.C.B.