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Al Card.le Bellarmino
6 Juin 1610.
Io ho presupposto sempre che le attieni di V.S. Ill.ma siano fatto con molta circospezione e prudenza, e intorno alla cessione di quelle parrocchie di Montepulciano, io non mi sarei intromessa, se non mi fosse stato rappresentato che questo fatto perturbava quella città con pericolo di maggiori inconvenienti. Ma avendo io voluto toccarne fondo, ho finalm.te trovato che pochissimi son quelli che ne fanno schiamazzo, onde a me basta sentire che la città sia quieta, per che nel resto, io non posso ne debbo se non lodare quello che con buone considerazioni è stato fatto, e che S. S.tà ha approvato, e questo Mons. Nunzio sa, che io non gliene ho parlato ne fatto parlare in altra forma che in questa, e ho voluto che V.S. Ill.ma sappia quale è stata ed è la mia intenzione la quale avrò potuto anche comprendere l'arcidiacono di quella cattedrale quando ultimam.te mi parlò. Per fine, io confermo a V.S. Ill.ma il mio solito desiderio di servirla, e le bacio la mano.