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Molto Ill.re Sig.re.
Scrissi a V.S. con l'altre mie, che non si sarebbe potuto avere la dispensa per il can.co Maffei di tenere tanti benefici sub eodem tecto, e lo stesso gli replico ora; dicendo di più a V.S., che si tratta ancora di cosa impossibile a pensare di avere la grazia della spesa della spedizione delle bolle, perchè non si otterrebbe e indarno se ne supplicherebbe N.S. Sarà però necessario che il Maffei dia cura a qualcheduno qua che facci per lui, e gli mandi li denari, che non pare a me di poter fare altro come farei volentieri per servire a V.S.
Circa all'assistenza che desidererebbe V.S. che facesse cotesto M.ro delle scuole dei p.ri della Comp.a per la ricreazione che si dovrà recitare in casa di V.S. non pare al P.re Generale di potere compiacere a V.S. perchè non è solito ne conviene per più rispetti. Con questo mi offro a V.S. e gli prego felicità. Di Roma il dì 30 di Gen.o 1610.
Di V.S.M. Ill.re
Cugino aff.mo per servirla
il Card. Bellarmino. S.r Ant.o Cervini. Montepulciano
Al m.to Ill.re Sig.re, il Sig.re Antonio Cervini
Montepulciano.